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Igor Sartori (Autotrasporti Confartigianato Imprese Vicenza) su ordinanza del Comune di Vicenza che vieta il passaggio del traffico pesante lungo strada Pasubio e viale del Sole

Il traffico dell’Albera non è solo mezzi pesanti. Qualcuno parla di 2.000 tir al giorno ma i camion rappresentano una quota percentuale minima del totale del traffico. È chiaro che quando transita un camion non passa inosservato e non passa silenziosamente, per questo viene additato come unico colpevole di tutti i problemi della viabilità. Se si inibisce il passaggio in una strada stretta e trafficata offrendo in alternativa una bretella più agevole e scorrevole, e non a pagamento, gli autotrasportatori non possono che preferirla perché permette di ottimizzare tempi e costi, elementi importanti per chi fa impresa. Per chi viene da Schio o Thiene e deve andare verso Milano, o viceversa, la bretella quindi è ottimale ma per chi deve andare verso Venezia, o proviene da Venezia, non c’è un’alternativa valida e soprattutto senza pedaggi tant’è che, a suo tempo, agli trasportatori locali era stata concessa la percorrenza gratuita, in ambo i sensi, del tratto della A31 interessato, per evitare di percorrere strada Pasubio. Pertanto auspichiamo che prima di dar corso all’ordinanza con una nuova segnaletica, sempre difficile da modificare a posteriori, ci sia un confronto con le categorie economiche interessate. Questo anche per studiare, o individuare, percorsi alternativi, perché il rischio è l’effetto domino già vissuto nel passato. Ovvero: chiudere un tratto di strada e trasferire il traffico su altre arterie magari più strette e più difficili da percorrere che potrebbero indurre il Sindaco di quel territorio a emettere a sua volta ulteriori ordinanze interdittive per il traffico pesante. In conclusione ben venga la bretella a patto però che a chi passa la proprio giornata lavorativa su un camion non sia impedito di lavorare al meglio e con tempistiche economicamente sostenibili.  

Comunicato 80