Il 29 febbraio e 1 marzo va in scena l’Accademia dell’Edilizia, una due giorni dedicata al comparto e promossa da Confartigianato. In programma work shop, laboratori e incontri incentrati sui temi dell’innovazione e della sostenibilità. Conclude l’evento un convegno sugli immobili dismessi con dati e ipotesi di riuso
Una due giorni dedicata al mondo dell’edilizia. È quanto propone Confartigianato Imprese Vicenza giovedì 29 febbraio e venerdì 1 marzo. L’ ‘Accademia dell’Edilizia’, questo il titolo dell’evento organizzato in collaborazione con CESAR e il sostegno di Edilcassa Veneto, si svolgerà al Centro Congressi di via Fermi e prevede una serie workshop, incontri, laboratori tecnico-pratici per sperimentare nuove soluzioni e acquisire nuove competenze e abilità creative, e convegni.
“Il settore dell’edilizia, che nel vicentino conta 6.171 aziende artigiane e occupa 9.897 addetti, ha conosciuto negli ultimi quattro anni momenti altalenanti passando da situazioni di stop forzato a una lenta ripresa fino alla corsa al 110% che da un lato ha rilanciato il settore dell’altro ha però sollevato altri tipi di problematiche – commenta Giovanni Lovato, presidente del Sistema Casa-. C’è stata poi la difficoltà legata ai costi delle forniture energetiche e delle materie prime che hanno inciso sui margini di molte aziende che hanno affrontato queste tempeste contando sul supporto di Confartigianato e puntando su innovazione e sostenibilità. Questi ultimi due aspetti impattano non solo sulle modalità di lavoro delle imprese ma anche sul ‘prodotto’ realizzato sul quale l’attenzione del committente, sia esso privato che pubblico, si concentra sempre più. Abitazioni, uffici, edifici pubblici, in grado di combinare nuove tecnologie e risparmio energetico sono sempre più richieste, al di là degli incentivi”.
A dirlo sono anche i numeri: su innovazione e sostenibilità delle abitazioni i veneti hanno speso 654,3 milioni di euro nel 2022 per interventi di risparmio energetico, di cui 129 milioni di euro a Vicenza, prima provincia veneta per investimenti.
La sensibilità del cliente quindi è cambiata e con essa cambiano le competenze e professionalità richieste a chi opera nel settore edile. I work shop proposti in occasione dell’Accademia dell’Edilizia vanno proprio nella direzione di un aggiornamento professionale continuo quanto mai fondamentale anche per questo comparto.
Giovedì 29 quindi, a partire dalle 9.00, si svolgeranno corsi sui cicli decorativi, su utili suggerimenti tecnici per le finiture, sul sistema di fissaggio meccanico combinato dei cappotti termici anche in tema di sostenibilità. Nella stessa giornata è previsto un momento di approfondimento sul calcestruzzo preconfezionato nei cantieri edili e un laboratorio ESG sull’innovazione e sostenibilità per l’edilizia del futuro in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Quanto a venerdì 1 marzo (sempre con inizio alle ore 9.00) è in programma il work shop sull’applicazione della carta da parati e sulle diverse rifiniture, e un approfondimento sul gesso come elemento di interior design.
“In un’ottica di maggior coinvolgimento di tutte le figure che operano nei cantieri estendiamo l’invito a geometri, architetti e ingegneri, ovvero tutte quelle professionalità con le quali le nostre imprese si trovano a collaborare con uno scambio di competenze reciproche. Questo vale, naturalmente, anche per le competenze presenti negli Uffici Tecnici dei Comuni. Nel corso dell’evento non mancherà un occhio di riguardo per i giovani: alla due giorni sono stati infatti invitate le scuole di indirizzo Costruzioni, Ambiente, Territorio, per un totale di 50 ragazzi che potranno ‘toccare con mano’ il lavoro in cantiere mettendosi alla prova. Ricordo, infatti, che quello dell’edilizia, come tanti altri settori, soffre della mancanza di mano d’opera, non riusciamo infatti a trovare il 61,6% del personale che ci servirebbe”, aggiunge Thomas Fantin, presidente del Sistema Attività Complementari all’Edilizia.
Proprio In questo contesto si colloca l’incontro di giovedì 29 (ore 18.00) che ha per tema “La nuova figura del Mastro Formatore Artigiano”.
La formazione è un valore condiviso all’intero delle aziende artigiane e, oggi più che mai, deve essere al passo con i tempi. Quella del Mastro Formatore Artigiano è una figura introdotta nel contratto nazionale di lavoro dell’edilizia artigianato con l’obiettivo di valorizzare il ruolo dell’imprenditore edile nella formazione professionalizzante e obbligatoria dei lavoratori, oltre che nella trasmissione di competenze. Spiega Lovato: “Si tratta di un giusto riconoscimento per quell’imprenditore artigiano edile che nella sua azienda privilegia la sicurezza e la formazione dei lavoratori, è attento alla innovazione tecnologica e dei materiali, punta a dare qualità, valore e competenze ai propri collaboratori con l’obiettivo di aumentarne la professionalità consapevole della necessità di dare una visione “nuova” a questo settore importante e strategico per la nostra economia”.
La due giorni dell’Accademia dell’Edilizia si chiuderà venerdì 1 marzo con un convegno (dalle ore 10.30) dedicato agli immobili dismessi. Punto di partenza sarà lo studio, commissionato da Confartigianato Imprese Vicenza al prof. Federico Della Puppa, con focus specifico sui territori di Bolzano Vicentino e Quinto Vicentino e concrete ipotesi per il riuso.
“Se l’obiettivo è quello di ridurre la cementificazione del territorio, una strada percorribile è sicuramente quella dare una nuova vita a quegli edifici attualmente non utilizzati – aggiunte Fantin-. Adeguatamente mappati, bonificati e valorizzati essi possono rappresentante una valida alternativa per ospitare, ad esempio, uffici pubblici e non, servizi di pubblica utilità, spazi di aggregazione sociale e culturale, nuove attività”.
Per maggiori informazioni e modalità di iscrizione ai diversi appuntamenti consultare la pagina dedicata all’evento nel sito di Confartigianato Imprese Vicenza (https://www.confartigianatovicenza.it/accademia-edilizia-2024/)
Comunicato 21