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Il Mandamento Confartigianato plaude alla scelta del Comune di Vicenza di applicare una riduzione della TARI per le imprese

17 giugno 2020
di Alessandra Matteazzi

L’istanza di Confartigianato Imprese Vicenza di individuare strumenti utili a mitigare gli effetti economici sulle aziende, derivanti dall’emergenza epidemiologica nel periodo di lockdown 2020, non è rimasta inascoltata nel Comune di Vicenza.

“Una delle tasse a scadenza periodica, che a nostro avviso andava assolutamente rinviata, rimodulata, annullata era la TARI – afferma il Presidente del Mandamento di Confartigianato Vicenza, Maurizio Facco -. Se il principio è quello di “chi inquina paga” in questo caso, chi ha visto la propria attività chiusa per settimane o mesi, ha sicuramente inquinato di meno”.
È soddisfatto Facco della manovra messa in atto dal Comune di Vicenza pari a 1,2 milioni di euro che prevede, per la stragrande maggioranza delle utenze non domestiche, una riduzione su base annuale pari al 25% sulla quota variabile della tassa sui rifiuti e al contempo lo slittamento della prima rata al 30 settembre.
“Mi congratulo con la Giunta di Palazzo Trissino -prosegue Facco – che ha operato in ottemperanza ad una delibera di ARERA sollecitata proprio durante il lockdown da Confartigianato”.
Infatti, oltre ad aver chiesto ed ottenuto da ARERA questa importante delibera, Confartigianato Vicenza ha invitato tutti i Comuni della provincia a ripensare alla tassa sui rifiuti per i giorni di chiusura per il lockdown, per sostenere le imprese in questa difficile ripartenza, e il Comune di Vicenza ha risposto.
“Ora – conclude Facco- auspichiamo che questa importante misura per le aziende messa in atto dal Comune di Vicenza sia presa ad esempio da altre amministrazioni della provincia. Siamo consapevoli che anche per i Comuni in questo periodo non è semplice far quadrare i conti ma la rimodulazione delle tasse, come per esempio della TARI, comporta un valido sostegno alle imprese e all’economia locale”.