Il progetto InnovationLab e Palestre Digitali del Veneto vince il primo premio della categoria “Digitale per Tutti” nella prima edizione del Premio Nazionale per le Competenze Digitali
Comunicato 69 – 5 maggio 2022
Il progetto “Innovation Lab e Palestre Digitali del Veneto” si è aggiudicato il primo posto assoluto nella categoria “Digitale per tutti” nella prima edizione del Premio Nazionale per le Competenze Digitali, promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitalenell’ambito di Repubblica Digitale e sviluppato con il supporto di Formez PA.
Una bella soddisfazione per il progetto che vede il DIH – Digital Innovation Hub di Confartigianato Imprese Vicenza – accanto alle amministrazioni comunali vicentine, e all’Agenda Digitale della Regione Veneto, impegnati in tre iniziative (Vicenza InnovationLab, Pallades e AVATAR) proprio con il preciso intento di trasferire la cultura digitale nel quotidiano di cittadini, giovani e imprese.
La proclamazione dei vincitori si è svolta giovedì 28 aprile (ndr) nella sede di Unioncamere a Roma, con Nello Iacono, coordinatore di Repubblica Digitale, a guidare l’evento che ha riconosciuto nell’innovazione, nella coerenza, nella replicabilità, nella dimensione e nell’impatto, nella capacità di fare rete gli elementi distintivi del progetto Innovation Lab del Veneto, premiandolo vincitore tra i cinque progetti finalisti della categoria.
Un risultato importante considerato che a giudicare i progetti c’era una giuria di esperti e che il progetto veneto, che comprende anche l’esperienza dell’Innovation Lab di Confartigianato, si è aggiudicato il primo posto tra tutti i 120 progetti presentati a livello nazionale, anche nella votazione popolare.
Le 120 candidature sono state tutte di “grande qualità”, come ha sostenuto Roberta Chiappe di Formez PA, ma solo ventidue hanno trovato il consenso della giuria, trentaquattro esperti nel campo della formazione, della comunicazione e della transizione digitale selezionati dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale e suddivisi nelle quattro categorie: digitale per tutti, digitale inclusivo, digitale contro il divario di genere e digitale per la scuola.
“Questo premio è un riconoscimento al grande lavoro svolto dai professionisti del nostro Digital Innovation Hub per supportare le istituzioni nella promozione della cultura digitale – commenta Cristian Veller, presidente della categoria ICT di Confartigianato Imprese Vicenza-. Non dobbiamo infatti dimenticare che oltre il 40% della popolazione non ha ancora le competenze di digitali “di base” e, diversamente da quello che si può pensare, tra questi non vi sono solo le categorie più disagiate, ma anche una fetta significativa della popolazione attiva. Lavorare per il “digitale per tutti” significa, seppure indirettamente, contribuire al reskilling dei lavoratori; elevare la qualità dell’istruzione attraverso percorsi professionalizzanti da svolgere nelle scuole; sensibilizzare i cittadini sul significato di cittadinanza digitale, rendendoli non semplici spettatori della rivoluzione digitale ma protagonisti attivi e consapevoli sia dei rischi sia dei benefici che moderne tecnologie comportano nella vita di tutti i giorni. E Confartigianato Imprese Vicenza, avendo conquistato negli anni un ruolo e una credibilità grazie al DIH, non poteva sottrarsi dalla responsabilità di contribuire in questo processo”.
“Gli Innovation Lab e Palestre Digitali del Veneto sono spazi fisici che nascono con l’obbiettivo di diffondere la conoscenza degli strumenti digitali – spiega l’Assessore al Bilancio e alla Programmazione, con delega all’Agenda Digitale, Francesco Calzavara – tra tutti i cittadini al fine di migliorare anche il loro rapporto con la pubblica amministrazione. Questa è la visione alla base del progetto realizzato dalla Direzione ICT e Agenda Digitale della Regione del Veneto e che oggi si conferma al primo posto tra le esperienze digitali a livello nazionale. Il progetto Veneto è l’esempio concreto di come mettere a terra le idee, e in questo caso diffondere le competenze nel campo dell’innovazione affinché non rimangano una conoscenza esclusiva per pochi ma diventino patrimonio comune per contribuire allo sviluppo del Paese e colmare il gap digitale tra le diverse generazioni”.