Il Revisore Legale: chi è e cosa fa
La Rubrica di questo numero è a cura dell’Area Gestione d’Impresa di Confartigianato Imprese Vicenza.
Con l’approvazione del Bilancio di Esercizio 2022 entra definitivamente in vigore il nuovo testo dell’articolo 2477 del Codice Civile e con esso la figura del Revisore legale.
Ma quali sono gli scopi e gli obiettivi di tale nuova figura?
Anche in questo caso, Confartigianato è pronta a spiegare alle imprese di che si tratta e a fornire adeguate soluzioni.
Il testo dell’articolo 2477 del Codice Civile era stato sospeso negli ultimi anni a causa dell’emergenza Covid. La norma infatti era stata modificata ad opera del nuovo Codice della Crisi di Impresa entrato in vigore nel 2019, ma, stante la difficile situazione legata alla pandemia, il legislatore aveva deciso di sospenderne la messa a regime fino al 2023.
In sostanza, secondo le nuove disposizioni, le società di capitali (SRL, SPA e SAPA) sono obbligate alla nomina dell’organo di controllo:
- se tenute a redigere il bilancio consolidato
- se controllano una società obbligata alla revisione legale dei conti
- se hanno superato per due esercizi consecutivi almeno uno dei nuovi limiti dimensionali previsti dall’art. 2477 C.C., e precisamente:
- 4 milioni di euro di totale dell’attivo di bilancio;
- 4 milioni di euro di ricavi delle vendite e delle prestazioni;
- 20 dipendenti occupati in media durante l’esercizio.
Quindi, per il 2023 l’orizzonte temporale da prendere in considerazione per la verifica dei limiti dimensionali sono gli esercizi 2021 e 2022.
Chi è il Revisore Legale?
Innanzitutto, è un professionista indipendente, abilitato all’esercizio della professione di Revisore con un apposito esame di Stato e iscritto al Pubblico Registro tenuto presso il MEF, il quale attua sul Revisore stesso controlli di qualità. Può esercitare in forma individuale oppure in forma di società di revisione. Aspetto importantissimo è la sua indipendenza, sia rispetto alla società revisionata, sia rispetto ai consulenti della società revisionata.
Il compito principale del Revisore è effettuare delle verifiche periodiche trimestrali sulla contabilità, al fine di arrivare alla certificazione del bilancio di esercizio, applicando i principi di revisione ISA Italia. In sostanza, il Revisore Legale esprime un giudizio sul bilancio d’esercizio, tramite una relazione di revisione che viene allegata al fascicolo di bilancio e depositata al Registro Imprese applicando i principi di revisione ISA Italia.
Con il suo giudizio positivo, che “certifica” che il bilancio dà una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società, si fa «garante» del bilancio dell’impresa di fronte ai terzi.
Avere un bilancio revisionato, e quindi sottoposto alle verifiche e al giudizio del revisore, offre una serie di benefici per la società:
- aumenta la consapevolezza dell’imprenditore sull’effettiva organizzazione amministrativa aziendale
- migliora il livello di controllo organizzativo interno favorendo la crescita aziendale
- offre una maggior tutela dei terzi e una percezione di maggiore affidabilità per clienti e fornitori
- offre una migliore «bancabilità», quindi contribuisce a migliorare il rapporto con gli istituti di credito.
Spesso, soprattutto nelle società di più piccole dimensioni, si teme un po’ la figura del Revisore perché si pensa, erroneamente, che sia una sorta di “controllore” dell’impresa.
In realtà, il Revisore deve essere visto come un soggetto che può essere di supporto nel garantire la continuità aziendale.
La revisione legale è certamente un obbligo di legge, ma non deve rappresentare un problema per le imprese, anzi, può diventare un’opportunità per una gestione più sana.
L’obiettivo di Confartigianato Imprese Vicenza su questo tema è quindi quello di accompagnare le società di capitali associate nel cambiamento che una crescita dimensionale necessariamente comporta. Non solo: in collaborazione con la società di revisione VIREVI SRL, Confartigianato ha individuato una soluzione a misura di piccola impresa, affinché l’impatto dell’ingresso in azienda del revisore legale, anche a livello operativo, sia il più “leggero” possibile e si instauri una collaborazione costruttiva tra imprenditore e revisore.
