Il Robot di Leonardo da Vinci: com’è stato scoperto e costruito
Mario Taddei, storico della scienza rinascimentale, nel corso del festival CI.TE.MO.S. svoltosi a Vicenza ha illustrato il suo lavoro sull’androide a orologeria di Leonardo.
Taddei ha costruito egli stesso un modello basandosi sugli appunti contenuti in alcuni manoscritti del genio di Vinci. Si tratta di un sistema a orologeria mosso ad acqua, le cui caratteristiche vengono illustrate dallo stesso Taddei in questo intervento che FareImpresa è lieta di ospitare.
Non solo. In questa pagina è anche possibile ascoltare lo storico che dà una visione davvero inusuale di Leonardo facendo capire, soprattutto ai giovani, quanto contino l’impegno, le competenze, la voglia di fare. D’altronde il genio toscano pur di fare quel che più gli piaceva qualche esagerazione nel suo curriculum l’ha infilata per trovare il proprio mecenate.
Poi la storia e le sue grandi doti hanno fatto il resto, ma dietro rimane un giovane che ha fatto dello studio e della conoscenza le sue carte vincenti.
Il contributo del prof. Mario Taddei
Nei codici di Leonardo ci sono numerosi indizi sul suo progetto di realizzare un robot dalle sembianze umane. Sono state fatte numerose ipotesi negli anni e altrettante ricostruzioni.
Nel 2006 ho creato un robot partendo dalla pagina 579r del Codice Atlantico: lì e in altre pagine Leonardo disegna tanti indizi sulle sue ricerche per collegare parti meccaniche attraverso delle carrucole. Quasi 20 anni dopo ho rivisto quel progetto e ampliato la visione attraverso una ricerca su altri fogli e manoscritti.
Leonardo continua le sue ricerche sulla meccanica e sull’anatomia e successivamente si occupa anche di progettare un gigantesco orologio idraulico. Il meccanismo idraulico meccanico alla base di questo sistema è distribuito in numerosi fogli che ho collegato razionalmente con gli altri indizi sull’anatomia e sulla meccanica, trovando un sorprendente punto di congiunzione in un foglio speciale: Collezione Vinciana n° 191, 12282v. In questo misterioso foglio c’è la congiunzione del progetto del 1508 di Leonardo del suo orologio ad acqua con una figura umana posta esattamente sopra il congegno, non può essere un caso! Quindi, dopo le sue ricerche per collegare parti anatomiche artificiali attraverso delle carrucole, qui il concetto di androide robotico si mostra estremamente più affascinante e incredibile. Il congegno funziona con due galleggianti che, ruotando su una spirale meccanica, sollevati dall’acqua fanno ruotare la parte superiore che è collegata a una testa artificiale in un ciclo temporale stabilito. È ipotizzabile, dunque, che una delle tante idee di Leonardo fosse quella di creare un automa meccanico a orologeria.
È un sistema programmabile che ha come fonte energetica l’acqua che fa ruotare la testa di un automa, un cavaliere o un pupazzo vestito con un costume da festa, disegnato poi nella stessa pagina tra i complicati congegni meccanici. Ne nasce così per la prima volta il nuovo Robot Androide di Leonardo: un automa con sembianze umane, che ruota la testa a seconda di una programmazione ad acqua e si resetta nella posizione di partenza. Ecco dunque a voi, per la prima volta ricostruito in scala 1:1, il robot androide di Leonardo da Vinci!
Mario Taddei – Leonardo Da Vinci Laboratories Milano Info: www.mariotaddei.net/robot-android/