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“Il talento porta lontano”, primo incontro

Un aiuto ai ragazzi di quarta e quinta superiore per la scelta post diploma. Iniziativa dedicata all’orientamento promossa da Confartigianato e Confindustria

Mentre si avvicina la chiusura delle iscrizioni alle scuole superiori Confartigianato e Confindustria Vicenza continuano nella promozione di iniziative di avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro. Il tema della mancanza di competenze da inserire in azienda è quanto mai attuale a fronte di diversi fattori che non favoriscono l’incontro offerta/domanda di lavoro. Da tempo Confindustria e Confartigianato hanno avviato il progetto ‘Il talento porta lontano’ rivolto sia agli studenti di seconda e terza media che alle loro famiglie, e agli insegnanti, per fornire una bussola nella scelta della scuola superiore. Quest’anno l’iniziativa si è articolata ulteriormente con una nuova proposta: alcuni incontri di orientamento per i ragazzi di 4ª e 5ª superiore fornendo loro utili stimoli e suggerimenti per la scelta post diploma altrettanto importante, se non determinante per il proprio futuro lavorativo.

Saranno quindi 1064 gli studenti coinvolti, e 88 gli insegnanti, delle scuole superiori di secondo grado in tutta la provincia, e 4 gli incontri proposti sul territorio a partire da Noventa (6 febbraio), passando per Schio (20 febbraio), Vicenza (5 marzo) fino a Bassano (6 marzo). Ad accompagnare ragazzi e ragazze nel corso delle mattinate in programma sarà Lucio Zanca, consulente e career mentor. Con il metodo ‘Spoilerbox’, da lui ideato, l’esperto cercherà di fornire ai giovani alcuni spunti per affrontare con sicurezza la giunga del mondo del lavoro e conoscere quello che serve per progettare la propria strada. Spoilerbox si articola infatti in tre step: capire quali sono gli elementi fondamentali per identificare la strada giusta dove esprimere il proprio potenziale, conoscere ciò che offre il mondo del lavoro e quindi quali sono le competenze su cui puntare per avere più opportunità, guardare non solo al contingente ma avere una visione prospettica verso il futuro.

“Incontrare gli studenti delle scuole superiori fuori dalla scuola e fra Istituti diversi permette loro di fare un’esperienza educativa a tutto tondo – commenta Riccardo Barbato delegato all’Orientamento e ai rapporti con la scuola-. Il confronto con altri coetanei, in spazi e tempi diversi da quelli scolastici, arricchisce i ragazzi di competenze nuove, oltre a portarli a riflettere sul loro progetto di vita. Una riflessione che non può essere continuamente rimandata a dopo il diploma o a dopo la laurea, ma che va costruita, passo dopo passo, con lucida razionalità, in base ai propri talenti, ai propri sogni e con un occhio sempre attento al mercato. In questo percorso, avranno la fortuna di essere guidati da un career mentor, uno specialista che li metterà nelle condizioni di giocare d’anticipo e di prendere decisioni consapevoli e ragionate”.

“In un contesto in cui l’esigenza di competenze qualificate nel mercato del lavoro si fa sempre più pressante, iniziative come ‘Il talento porta lontano’ diventano fondamentali. Da parte di Confindustria Vicenza, abbiamo l’obiettivo di costruire ponti solidi tra i giovani e il tessuto imprenditoriale, iniziando da un’età precoce. La collaborazione con Confartigianato e l’attenzione verso l’orientamento scolastico e professionale sono espressioni concrete di questo impegno – afferma Lara Bisin, Vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega al Capitale Umano-. Siamo convinti che investire nell’educazione e nell’orientamento dei giovani sia una leva strategica per il futuro del nostro territorio. Attraverso incontri, come quelli organizzati nel progetto, e grazie a metodi innovativi come lo ‘Spoilerbox’, cerchiamo di dotare gli studenti degli strumenti necessari per affrontare il mondo del lavoro con consapevolezza e determinazione. L’obiettivo è doppio: colmare il divario di genere nelle discipline STEM e assicurare che ogni giovane possa trovare la propria strada, valorizzando il talento individuale al servizio dello sviluppo collettivo.”

“La buona notizia è che ci sono tanti ragazzi interessanti e motivati in grado di portare un contributo importante nel mondo del lavoro, compito della famiglia e della scuola è quindi farli sbocciare perché poi quando capiscono e conoscono le cose sanno camminare da soli e molto bene”. Lucio Zanca parla a fronte di una lunga esperienza accanto ai giovani spiegando che “le nuove generazioni ragionano in modo diverso, né giusto né sbagliato, rispetto anche a quelle anche di pochi anni fa ed è questo che il mondo del lavoro dovrebbe comprendere. D’altra parte i ragazzi a fine del loro percorso di studi si trovano davanti un mondo del lavoro altrettanto cambiato e in continuo cambiamento. Allora come avviare il dialogare queste due realtà? Impostandolo in maniera nuova, aiutando i ragazzi a progettare e capire quali sono le loro attitudini di modo che possano ‘mettere insieme i pezzi’ da soli e trovare la strada del loro futuro”.