Skip to main content







INCREDIBILE! CON UNA CIRCOLARE L’INAIL NAZIONALE CANCELLA I RAPPRESENTANTI TERRITORIALI PER LA SICUREZZA

17/03/2009INCREDIBILE! CON UNA CIRCOLARE L'INAIL NAZIONALE CANCELLA I RAPPRESENTANTI TERRITORIALI PER LA SICUREZZA La circolare INAIL n°11 del 12 marzo 2009 rischia di vanificare oltre un decennio di esperienza bilaterale del mondo artigiano, in particolare qui in Veneto.Infatti, le istruzioni riportate e relative alla comunicazione obbligatoria entro maggio dei nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza fanno riferimento solo a quelli di ambito aziendale ignorando del tutto quelli  territoriali. Questa "dimenticanza", non sappiamo quanto voluta, di fatto equipara alla mancata nomina del rappresentante il sistema COBIS messo in atto dalle Organizzazioni artigiane venete assieme a CGIL, CISL e UIL regionali. Sistema che garantisce l'applicazione della legge in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro e offre una rete di rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali (R.L.S.T.), attualmente, nella nostra regione, al servizio di oltre 32mila imprese artigiane e 143mila dipendenti."La circolare va subito ritirata -dichiara Claudio Miotto, Presidente della Confartigianato del Veneto- per tre motivi. Il primo, procedurale: non è possibile che l'INAIL, con cui il COBIS recentemente ha raggiunto degli importanti accordi in Veneto proprio per la diffusione della cultura della sicurezza, ignori del tutto il sistema dei rappresentanti territoriali, unico modo per garantire l'applicazione della legge nelle micro imprese strutturalmente inadeguate ad avere ognuna un proprio rappresentante aziendale. Il secondo, burocratico: riteniamo assurdo che si imponga a trentaduemila imprese di comunicare, previa registrazione on line, il nominativo del proprio responsabile di riferimento. E' una nuova ed assurda imposizione burocratica in questo difficile momento congiunturale, che potrebbe essere facilmente evitata delegando il COBIS a fare questa operazione per tutte le aziende versanti. Una operazione semplice che a nostro avviso ottempera all'obbligo previsto nel Testo Unico per la Sicurezza -DL 81/2008 di abbinare ad ogni azienda un nominativo e che sta alla base della circolare in questione". "Infine -prosegue Miotto- c'è una conseguenza economica da non sottovalutare. Il mancato riconoscimento del Responsabile territoriale dei Lavoratori per la Sicurezza  rende automaticamente inadempienti rispetto alla legge le nostre 32mila imprese venete versanti COBIS. Quindi diventano sanzionabili e obbligate al versamento di una somma pari a 2 ore lavorative annue per ogni lavoratore occupato al fondo nazionale (presso l'INAIL) a sostegno di "fantomatici" rappresentanti territoriali di Stato"; figure previste per dare copertura a tutti quei dipendenti occupati in aziende prive di rappresentate aziendale e non aderenti a organismi bilaterali"."Se l'INAIL non corregge immediatamente il tiro inserendo nella circolare i rappresentanti territoriali -conclude Miotto- sarà ineluttabile la messa in discussione del sistema bilaterale per la sicurezza (COBIS), rischiando di gettare via una esperienza decennale che ha qualificato il sistema delle nuove relazioni sindacali nella nostra regione".