
Infortuni sul lavoro in calo anche a Vicenza
Nei primi mesi del 2025. Cavion (Confartigianato): “La sicurezza deve essere un’attenzione quotidiana di tutti”
In occasione del 28 Aprile, Giornata Mondiale per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro, e della prossima Festa del Lavoro, Confartigianato fa il punto sugli infortuni sul lavoro. Secondo i primi dati Inail, nei primi 2 mesi del 2025 in provincia di Vicenza sono stati denunciati 193 infortuni nell’artigianato, contro i 200 dello stesso periodo del 2024, per un calo pari a 3,5%; nello stesso periodo nell’industria gli infortuni denunciati sono stati 605, in calo del 2,7% rispetto ai primi 2 mesi del 2024.
Il calo degli infortuni nell’artigianato vicentino è più contenuto rispetto alla flessione regionale, pari a -8,1% nello stesso periodo. Dei 193 infortuni denunciati nell’artigianato, 172 sono occorsi durante l’orario di lavoro, 21 invece in itinere, nel tragitto casa-lavoro. Si conferma quindi la tendenza positiva che già nel 2024 evidenziava un considerevole calo di infortuni. I dati relativi ai primi 11 mesi del 2024, infatti, mostrano per Vicenza un calo degli infortuni nell’artigianato pari a -9,1% rispetto ai primi 11 mesi del 2023. Per l’industria il calo è leggermente meno intenso, pari a -7,9%.
“Un trend che ci auguriamo continui, così da vedere gli infortuni calare ancora e progressivamente – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion-. Quando un lavoratore si fa male è sempre una brutta notizia che colpisce, oltre che l’impresa, la comunità tutta. Nelle realtà artigiane ogni collaboratore è uno di famiglia: con lui, infatti, spesso si condividono non solo la passione e la responsabilità per il lavoro, ma anche aspetti di vita privata. Insomma, passando tante ore fianco a fianco e magari per anni, quello della sicurezza nelle aziende di piccole dimensioni più che un obbligo formale è un’attenzione alla persona. Da sempre Confartigianato punta sull’importanza degli aspetti legati alla sicurezza, tanto dei lavoratori che degli stessi imprenditori, e per questo offre servizi generali e che si adattano alle diverse tipologie di produzione. Va compreso sempre più che la sicurezza non è un costo ma un dovere verso chi è attivo nell’impresa. E’ un tema che va a innestarsi su quello più ampio della sostenibilità sociale e del rispetto della dignità del lavoratore, di cui oggi tanto si parla e che va spiegata bene anche ai consumatori. Se un prodotto o servizio costa qualche euro in meno di altri, forse è perché anche sulle norme di sicurezza sul lavoro si soprassiede, come vediamo in alcuni Paesi o in alcune aziende ‘improvvisate’”.
In questi giorni è stato siglato in Conferenza Stato-Regioni il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione che ridefinisce durata, contenuti e modalità della formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’Accordo, atteso da tempo (era previsto entro il 30 giugno 2022, ndr), è guardato con interesse da Confartigianato, pronta a fare la sua parte per la formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro che, proprio nel mondo artigiano, si infortunano tanto quando i loro dipendenti.
“Da una prima analisi pare che ancora una volta si è data priorità alla quantità rispetto alla qualità, lo vediamo con i nostri dipendenti, che prediligono corsi meno lunghi ma più frequenti. La sicurezza ha senso se viene applicata in concreto ogni giorno e non viene ridotta all’ennesimo adempimento da assolvere”, conclude Cavion.