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INTERVISTA AD ALESSANDRO NORDIO, PRESIDENTE NAZIONALE E VENETO DI CONFARTIGIANATO TAXI “LA TECNOLOGIA INCIDE PIÙ DELLE LEGGI”

Dovremo avere la capacità di capire l’evoluzione delle cose che ci riguardano: dalla tecnologia, sempre più economica, potente ed accessibile, al contesto normativo europeo, che poi ricade con sempre maggiore veemenza nel nostro quotidiano. Chi, nel mondo del trasporto pubblico, non coltiva questo atteggiamento nuoce a se stesso e ai colleghi perché non sarà in grado di contribuire alle decisioni che, già sappiamo, non sarà in grado di prendere, ne tanto meno di valutare. Prendiamo ad esempio il settore taxi. Si sta preparando alle sfide tecnologiche date da una semplice APP capace di sconvolgere un mercato che sembrava essere consolidato, dove esistono apparati radiotaxi che funzionano con tecnologie che diventano sempre più costose e vetuste? Non spetta a me rispondere a questa domanda. Il mio dovere è porla, ma mentre la formulo mi aspetto di avere, prima o poi, una risposta perché da questa risposta dipende anche il mio futuro. In ambito regionale e locale la categoria ha raggiunto un buon livello di servizio, nonostante oggettive difficoltà. Si tratta, ora, di mettere in campo una pluralità di azioni, che, pur non consentendo soluzioni decisive o univoche, dovrebbero portarci ad una pluralità di interventi. Anche sotto l’aspetto normativo, la Legge quadro di settore, pur tenendo conto dei cambiamenti in atto legati soprattutto alla crisi e alla diminuzione del servizio, è stata e resta un punto fermo ottenuto con faticosa perseveranza. Dimostrazione concreta che, se nell’approccio ai problemi del settore continueremo a tener conto degli interessi più generali, affronteremo meglio le sfide che abbiamo di fronte. Confartigianato Taxi ha sempre agito con coerenza in questo modo ed i risultati sono concreti, oggettivi e sotto gli occhi di tutti:
  • godimento dei beni aziendali: non vi è più obbligo di comunicazione e di individuazione della percentuale di utilizzo del veicolo ai fini della detraibilità;
  • invariata la deducibilità dei costi dell’autovettura pari al 100%. Unico caso consentito dove si prevede un uso proprio;
  • studi di settore: quadro Z, indicazione che le tariffe chilometriche sono comprensive del ritorno a vuoto non pagato ai fini della individuazione di un correttivo per le aree estese di svolgimento del servizio;
  • inserimento del costo RCA per la individuazione del parametro che sterilizzi gli effetti del calcolo del premio in aree a rischio;
  • incentivi acquisto auto a bassa emissione, elettriche, ibride, con emissioni di CO2 inferiori a 95 g/Km.;
  • accisa carburante, equiparazione ai parametri utilizzati per l’autotrasporto merci.
Unico aspetto ancora in sospeso è l’ Iva agevolata. Vi abbiamo posto una particolare attenzione, data la particolare difficoltà della questione. Confartigianato taxi, in particolare, ha messo in campo non solo la consueta capacità tecnica ma anche il coinvolgimento di altre associazioni di categoria, al fine di ottenere risultati utili ad attenuare gli effetti della indetraibilità dell’IVA. Ma tutto questo riguarda la classica azione sindacale, importante ma non più sufficiente. La tecnologia inciderà sempre di più nel prossimo futuro nella nostra vita. Le politiche della mobilità saranno sempre di più orientate in un ottica smartcity. Progetti in tal senso crescono e proliferano ovunque, sta a noi avere la capacità di intercettare ed adottare quelle soluzioni che ci consentano di mantenere la nostra posizione nel mercato dei servizi di trasporto, sempre più virtuale e sempre meno ancorato alla geografia del territorio. Il nostro servizio è da sempre considerato come integrativo e complementare al trasporto pubblico locale, in carenza di risorse pubbliche nel prossimo futuro assisteremo a notevoli cambiamenti nel TPL. A questi dovremo rispondere con soluzioni e non certo con rivendicazioni. Va tenuto in debito conto infine, che le nuove tecnologie possono aiutarci anche e ridimensionare sia il fenomeno dell’abusivismo, che in tempo di crisi aumenta, sia gli spazi di elusione della normativa in materia di servizi di cortesia ed uso proprio art. 83 C.d.S; pubblicità ingannevole art. 7 D.L. 1/2012; numero imprese e codici ATECO e conseguente dumping fiscale; servizi di cabotaggio interno effettuati da operatori comunitari. La tutelare il lavoro, della qualità del servizio, della sicurezza, della professionalità degli operatori, il rispetto delle regole del mercato, della salute e dell’ambiente, sono principi e valori che non dobbiamo dare per scontati o già acquisiti. Su questi Confartigianato taxi confida di raccogliere non solo il consenso, ma anche la partecipazione ad iniziative specifiche da parte dei colleghi e delle Associazioni di categoria.