Iscrizioni scolastiche: i professionali piacciono
Dai dati diffusi circa le iscrizioni degli studenti alle superiori per il prossimo anno scolastico emerge un trend in crescita per gli Istituti Professionali e una tenuta per gli Istituti Tecnici.
“Una notizia positiva, un risultato che credo possa in parte attribuirsi alle iniziative di orientamento che porta i ragazzi a ‘misurarsi’ con le proprie aspirazioni e talenti in concreta prospettiva lavorativa. Capire realisticamente come conciliare queste due voci, soprattutto nel post diploma, vuol dire affrontare con maggior consapevolezza il passo successivo verso l’università, ITS o in azienda”. È questo il commento di Riccardo Barbato, delegato all’Orientamento e ai rapporti con la scuola di Confartigianato Imprese Vicenza, a fronte dei numeri vicentini sulle iscrizioni per l’anno scolastico 2024/2025, che hanno visto un balzo degli Istituti professionali e una tenuta di quelli Tecnici.
“Di giovani capaci e motivati – prosegue Barbato – le imprese hanno bisogno, così come di imprese che credano in loro i giovani hanno bisogno. Capire come favorire tale incontro è compito anche di realtà come Confartigianato”.
A Vicenza sono 1.323 i ragazzi che hanno deciso di iscriversi a un Istituto Professionale (erano 1.285 l’anno scorso) e 3.264 quelli che invece si sono indirizzati verso un Tecnico (contro i 3.297 dell’anno precedente). Nel primo caso c’è un aumento, nel secondo qualche punto in meno, bilanciato però da alcuni istituti in crescita. Quanto ai licei, sono 3.170 contro i 3.272 dell’anno scorso. Insomma, nel Vicentino si ‘respira’ un’aria diversa, frutto probabilmente di diversi fattori. A partire dall’ampia proposta di laboratori che le scuole offrono e che danno un senso ai ragazzi del loro impiego futuro, dalla scelta di molti Istituti di attivare percorsi nuovi o aggiornati (dal web marketing all’enogastronomico, a quello turistico) fino all’attiva e capillare lavoro di Confartigianato sull’orientamento, dedicato tanto agli studenti che alle loro famiglie e agli insegnanti. Sempre Confartigianato poi ha ribadito più volte e con forza che nuovi trend come Innovazione (e l’avvento dell’Intelligenza Artificiale) e Sostenibilità rappresentano nuovi campi in cui le aziende necessitano di competenze e professionalità nuove, senza per questo dimenticare l’importanza di figure di carattere più tradizionale e legate anche alle vocazioni territoriali (vedi appunto enogastronomia e indirizzi relativi all’accoglienza turistica).
Un trend, quello di un crescente interesse per gli Istituti Professionali e Tecnici, che si registra anche a livello regionale e nazionale.
Il quadro Veneto
Nella scuola secondaria di secondo grado, il 45,9% (-0.9 per cento rispetto al 2023-24) sceglie i Licei, il 39,3 (+0,5) i Tecnici, il 14,8 (+0,4) i Professionali. Rispetto alle altre regioni italiane il Veneto ha meno iscritti ai Licei: assieme all’Emilia Romagna ha la percentuale più alta di iscritti ai Tecnici e ai Professionali. Andando nello specifico, il Liceo classico, a confronto con il 2023-24, cala dello 0,42 per cento; flettono anche l’Artistico, il Linguistico, stabile lo Scientifico, cala di poco lo Scientifico opzione Scienze applicate, crescono lo Sportivo, Scienze Umane e Scienze umane con indirizzo economico sociale. Cresce il settore economico degli Istituti Tecnici di quasi un punto. Stabili nel complesso i diversi indirizzi dei professionali. (Vedi allegato)
Il quadro italiano
I Licei continuano a essere preferiti da oltre la metà delle studentesse e degli studenti che devono effettuare la scelta della Secondaria di II grado, con il 55,63% di domande sul totale delle iscrizioni. Gli istituti Tecnici e i Professionali però mostrano un trend in crescita: i primi rilevano il 31,66% delle iscrizioni (contro il 30,9% dello scorso anno) e i secondi il 12,72% (contro il 12,1 % dello scorso anno).
Due le novità: l’avvio della sperimentazione della filiera tecnico professionale “4+2”, con 1.669 iscrizioni (nel Vicentino hanno adottato questa formulal’IIS “Umberto Masotto” – Istituto Professionale e Istituto Tecnico Tecnologico di Noventa, e l’ITET Istituto Tecnico Economico e Tecnologico Einaudi di Bassano del Grappa) e i nuovi licei del “Made in Italy” con 375 iscrizioni.
Al proposito, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito,GiuseppeValditara: “La filiera del 4+2 ha registrato un interesse significativo da parte delle famiglie, è un risultato importante e non scontato. Gli studenti da settembre potranno contare su un percorso e dei programmi fortemente innovativi e una maggiore sinergia con il mondo produttivo. Il Made in Italy è la nuova offerta formativa messa in campo dai licei che avevano già attivo l’indirizzo Scienze Umane – opzione Economico-sociale, pensata per una formazione tesa a valorizzare le eccellenze italiane riconosciute a livello internazionale. Una opzione che dal prossimo anno potrà rafforzarsi nell’alveo dei licei più tradizionali. È importante aver ampliato l’offerta formativa a disposizione degli studenti italiani venendo incontro alle esigenze e alle nuove sfide del mondo del lavoro, è la strada giusta per una scuola di successo per i nostri ragazzi”.