La Motorizzazione di Vicenza sospende le prenotazioni dei collaudi. Gli artigiani vicentini: «Ennesimo imbuto, ora risposte dal Ministero»
La Motorizzazione di Vicenza sospende le prenotazioni dei collaudi degli autoveicoli, bloccando di fatto l’attività degli autoriparatori e mettendo in difficoltà i cittadini e le aziende alle prese con la messa a norma dei propri mezzi di trasporto.
È la denuncia che lanciano in coro Confartigianato Vicenza e CNA Vicenza. La decisione è arrivata con l’inizio del mese di settembre e si protrarrà fino a fine mese, per cercare di smaltire il troppo lavoro arretrato a causa dell’ormai endemica carenza d’organico della struttura. Una situazione divenuta un vero e proprio imbuto, con le revisioni dei mezzi pesanti arrivate a toccare i tre mesi d’attesa tra prenotazione e appuntamento, e i collaudi delle auto addirittura fino a febbraio-marzo.
«I disagi valgono per i collaudi – afferma Gianluca Cavion di Confartigianato, membro della Giunta con delega alle Categorie – ma anche per le revisioni dei mezzi pesanti e bus, le revisioni dei veicoli con serbatoi GPL scaduti e di auto immatricolate per il servizio taxi e NCC. Molti sono i temi che affrontiamo da tempo con i nostri referenti provinciale e regionali in Motorizzazione: per alcuni di questi si è trovata una soluzione, ma siamo in attesa di una risposta ormai da mesi per ciò che riguarda ad esempio la possibilità di fare i collaudi nelle sezioni provinciali limitrofe a Vicenza con minori tempi di attesa per gli operatori o valutare la possibilità affidare la revisione dei mezzi pesanti ai privati come già succede per auto e moto».
«Il problema è ormai cronico – conferma Egidio Manea, portavoce Autoriparatori CNA Vicenza – e ogni giorno che passa peggiora la situazione. Mancano ingegneri per i test e serve una riorganizzazione del servizio in linea con i carichi di lavoro. Ma va fatto subito, perché poi sono gli autoriparatori a metterci la faccia di fronte a un evidente disservizio. E il rischio, come sappiamo, è che poi la gente si rivolga ad altri di province limitrofe».
La questione revisioni mezzi pesanti è stata recentemente affrontata dalle associazioni con il vice ministro Nencini, chiedendo che anche queste, come accade già per le revisioni auto, siano affidate alle officine private. In attesa di sviluppi su questo fronte il vice ministro ha confermato che intanto a Vicenza arriveranno due nuovi ingegneri. Se questo potrà certamente velocizzare certe operazioni, probabilmente non basterà – concordano le associazioni – a risolvere tutti quei problemi accumulati nel tempo che stanno creando un disservizio non più sopportabile da parte delle aziende.