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LA NUOVA IMPRESA ALPINISTICA DI TARCISIO BELLO’ IN PAKISTAN PORTERA’ SULLA VETTA “KARKA” (6.200M) IL DOLCE VICENTINO “LA GATA”

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24/07/2007_x000D_
LA NUOVA IMPRESA ALPINISTICA DI TARCISIO BELLO’ IN PAKISTAN PORTERA’ SULLA VETTA "KARKA" (6.200M) IL DOLCE VICENTINO "LA GATA"_x000D_
L’alpinista vicentino Tarcisio Bellò ha accettato volentieri di intitolare l’imminente tentativo di conquistare l’inviolata cima Karka, in Pakistan, "Spedizione La Gata". _x000D_
La vetta si trova nel bacino del Chiantar, di cui domina la parte superiore con i suoi 6.200 metri di altezza; "La Gata", invece, è il dolce creato a fine 2006, dopo un anno intero di studio e di esperimenti, dai Pasticceri dell’Assoartigiani provinciale. La presenza alla spedizione è un’ulteriore prova che di strada ne ha percorsa già parecchia questa torta made in Vicenza «nata – spiega il capo mestiere Carlo Pozza – con lo scopo di colmare un vuoto, ovvero l’assenza di un dolce tipico della nostra terra e che, in quanto tale, ha tra i suoi ingredienti alcuni dei prodotti caratteristici vicentini». _x000D_
Oltre 7.000 sono state le torte vendute in occasione delle festività di fine anno dai circa venti pasticceri che hanno chiesto di aderire all’iniziativa, impegnandosi ad adottare la ricetta. Proprio gli ingredienti impiegati fanno de "La Gata" un prodotto non solo gustoso, ma anche energetico. Un buon motivo perché la squadra capeggiata da Franco Brunello, di cui fa parte Bellò, includesse tra i viveri della spedizione un ventina di torte da consumare per colazione al campo base, previsto a quota 5.000. _x000D_
«Siamo felici – continua Pozza – che la nostra creazione possa portare, oltre che un pezzo di vicentinità, anche un po’ di allegria a chi vivrà, in un posto così lontano, un’impresa tanto affascinante quanto difficile. E il fatto di associare "La Gata" a una missione italiana avviata alla conquista, per la prima volta al mondo, di una vetta, ci riempie di orgoglio». _x000D_
La collaborazione tra Tarcisio Bellò e l’Associazione Artigiani non è nuova. Nel 2004, quando Bellò fece parte della spedizione di Mario Vielmo sull’Everest, fu la Soprèssa vicentina DOP a rinfrancare gli alpinisti tra i ghiacci. _x000D_
«Lo scorso anno – ricorda Carmelo Rigobello, segretario generale dell’Associazione – Bellò ha accolto il nostro invito a fare da testimonial nell’ambito di alcuni incontri formativi organizzati per il nostro personale. Recentemente, poi, ha partecipato alla manifestazione "Festa magna", organizzata dagli alimentaristi per ringraziare quanti, negli ultimi anni, hanno collaborato per la promozione dei prodotti artigiani. In quell’occasione Bellò ha conosciuto e soprattutto assaggiato "La Gata", e così è nata l’idea di associare questo nuovo marchio creato dalle imprese artigiane vicentine alla nuova impresa del nostro alpinista»._x000D_
Tarcisio Bellò, 45 anni, moglie e due figli, una vita divisa tra la famiglia, la montagna e la professione di bibliotecario, è alla sua undicesima spedizione. Nel suo palmares non ci sono "solo" l’Everest e il K2, ma soprattutto una serie di conquiste, realizzate in solitaria in Nepal, in Perù e in Pakistan. La prima volta  di Bellò in Chiantar fu nel1997 dove fu conquistata a quota 5800 metri la cima ribattezzata Montecchio, la seconda nel 2000 dove si toccarono tre cime – Italia, Marostica e Renato Casarotto- a quota 6000 metri. In quest’ultima occasione poi le foto scattate da Bellò permisero di aggiornare alcune cartine e "portarono alla luce" la via di accesso proprio per cima Karka. Il suo, difatti, è amore per la montagna associato al gusto della conquista, «quello spirito che – così racconta – sempre meno ispira chi si dedica oggi all’alpinismo». _x000D_
La nuova avventura di Bellò e compagni (un gruppo di circa 12 persone) prenderà il via mercoledì 25 luglio.