L’Anap si auspica che il Disegno di Legge Delega per la riforma nazionale dell’assistenza agli anziani non autosufficienti possa essere approvata nel Cdm di domani 28 settembre.
Comunicato 142 – 27 settembre 2022
Le 52 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla non Autosufficienza esprimono la propria preoccupazione per la riforma del settore. Tra i soggetti coinvolti anche Anap (Associazione Pensionati Artigiani) rappresentata dal presidente vicentino Severino Pellizzari. Dall’incontro si è levata forte la voce per chiedere al Governo uscente di effettuare la prima approvazione del suo testo, così da non vanificare il lavoro realizzato sinora; e al nuovo Governo e al nuovo Parlamento di fare della non autosufficienza una priorità politica.
“L’assistenza agli anziani non autosufficienti è un settore particolarmente debole del nostro welfare – afferma Pellizzari-. Per saperlo non è necessario conoscere gli infiniti studi e dati che lo dimostrano, basta sperimentare concretamente la realtà quotidiana della non autosufficienza. Nel nostro Paese, a farlo sono circa 10 milioni di persone tra anziani, familiari e chi li assiste professionalmente. Affinché le cose cambino, questa estesa e dimenticata fascia della società italiana ha bisogno di una buona politica”.
Il Governo uscente potrebbe approvare il testo del Disegno di Legge Delega per la riforma nazionale del settore nel prossimo Consiglio dei Ministri, il 28 settembre. Si avvierebbe, in tal modo, l’iter della riforma.
“Questa è attesa da trent’anni e, nel frattempo, è stata realizzata in tutti i Paesi europei simili al nostro: ovunque ha modificato in profondità questo ambito del welfare, rafforzandolo notevolmente – continua Pellizzari-. Il testo è pronto – frutto di mesi di lavoro preparatorio a cui il Patto ha dato un sostanziale contributo – ed è possibile approvarlo anche nell’attuale regime di affari correnti perché si tratta di una riforma prevista dal PNRR. Pur da migliorare, rappresenta buon punto di partenza: sarebbe fatale disperdere gli sforzi sinora compiuti a favore degli anziani e delle loro famiglie. La sua approvazione in Consiglio dei Ministri è già stata più volte annunciata, sempre senza esito. Tutte le realtà del Patto vivono, dunque, giornate di grande preoccupazione”.
Nel corso dell’incontro è stato anche spiegato che il nuovo Governo e il nuovo Parlamento dovranno proseguire il percorso di elaborazione della riforma e portarlo a compimento, come previsto dal PNRR. Saranno, quindi, chiamati a disegnarne la versione definitiva: l’obiettivo dovrebbe essere un testo ambizioso, all’altezza delle aspettative di anziani e famiglie. Per il Patto, ciò significa una riforma coerente con la propria proposta del “Sistema Nazionale Assistenza Anziani” (recentemente sintetizzata nel “Manifesto per la nuova legislatura” del Patto). Ampio sarà lo sforzo da compiere, sia nel definire i contenuti degli interventi sia nel reperire i nuovi finanziamenti necessari, aspetto sinora non affrontato. “La condizione per riuscirci è chiara – conclude Pellizzari-: la non autosufficienza deve diventare una priorità politica. Questo, per il Patto, è il tema di fondo della nuova Legislatura”.
Il Patto raggruppa 52 organizzazioni, la gran parte di quelle della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti nel nostro Paese: rappresentano gli anziani, i loro familiari, i pensionati, gli ordini professionali e i soggetti che offrono servizi. Si tratta della comunità italiana della non autosufficienza, che ha deciso di superare confini, appartenenze e specificità per unirsi.