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L’ARREDO DI DESIGN PIACE E SI COMPRA SU INTERNET, PERCHÉ CONVIENE

L’arredo di design piace e si compra su Internet, perché conviene. Il gruppo regionale Legno arredo ha avviato un’iniziativa nell’ambito dell’e-commerce con il coinvolgimento dei gruppi territoriali di categoria. In un recente incontro, infatti, è stata valutata l’offerta di una società di e-commerce, la 515 store, che è oggetto di valutazione da parte dei dirigenti di categoria territoriali. Ma la riflessione attorno a questa modalità di vendita è molto più ampia. Dieci anni fa per aprire un dominio costava 100.000 euro oggi il costo si è ridotto a 1.000 euro. Il 9 maggio da un blog del Corriere della Sera a cura di di Marina Martorana abbiamo ricavato un interessante articolo che riportiamo di seguito.

A noi italiani piace molto il design domestico: oggetti, arredo, complementi per ravvivare con quel tocco di inconsueto il focolare. E, vista la forte criticità in cui versiamo, non rinunciamo ad acquistarlo ma cerchiamo il miglior prezzo, l’occasione, l’offerta. Come e dove? On line. L’e-commerce continua a far rima con convenienza economica, si riconferma un salvagente: il modo sempre più gettonato dai consumatori per assicurarsi il top al minor costo. Una ricerca, appena commissionata dalla web piattaforma commerciale numero uno E-Bay a Doxa , rivela che oltre un terzo degli italiani possiede già un oggetto di design a e 11 milioni ne comprerebbero uno, naturalmente su Internet. Quale? Lampade (32%), divani (30%) e poltrone (22%) spiccano tra le preferenze. Va anche aggiunto, per dar corpo alle parole, che su E-Bay negli ultimi tre mesi sono stati spesi oltre 156 mila euro per lampade, più di 290 mila per divani e 293 mila per poltrone. La categoria Case e Arredamento del portale svetta in costante crescita, col + 42% rispetto al 2011. E con un picco di +80% nella sezione arredamento per esterno. Interessante sottolineare che vince l’originalità del design (52%), seguita dalla bellezza estetica (48%). Il marchio, o il designer che lo ha progettato, non sono aspetti che identificano granché la particolarità agli occhi degli italiani (17%), così come il prezzo (16%). Il brand non è ritenuto fondamentale nemmeno ai fini dell’acquisto: il 65% dei nostri connazionali non si farebbe infatti influenzare dal marchio per comprare pezzi di design.