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L’ARTIGIANATO VICENTINO AFFRONTA IL NUOVO ANNO TRA RISULTATI OTTENUTI NELLA “BATTAGLIA” SULLA FINANZIARIA E PROGETTI BASATI SULL’AGGREGAZIONE

04/01/2007L'ARTIGIANATO VICENTINO AFFRONTA IL NUOVO ANNO TRA RISULTATI OTTENUTI NELLA "BATTAGLIA" SULLA FINANZIARIA E PROGETTI BASATI SULL'AGGREGAZIONECome testimoniato anche da una recente indagine regionale, l'artigianato affronta l'avvio del 2007 con un pizzico d'ottimismo in più nelle previsioni economiche. E l'Associazione Artigiani vicentina sottolinea inoltre come, grazie alla mobilitazione della categoria, anche la Finanziaria abbia alla fine assunto un aspetto "meno sbilanciato a sfavore del lavoro autonomo e della piccola impresa"."I risultati – osserva il presidente provinciale Giuseppe Sbalchiero – hanno premiato l'impegno profuso da tutto il sistema Confartigianato. Abbiamo ottenuto significativi ripensamenti da parte del governo: sul fronte fiscale, anzitutto, il protocollo firmato col viceministro alle Finanze Visco e il ministro dello Sviluppo Economico Bersani ha scongiurato il pericolo di trasformare gli studi di settore in un punitivo e automatico strumento di prelievo. Lo stesso protocollo contiene impegni altrettanto importanti per lo sviluppo economico dell'artigianato e delle piccole imprese.Siamo anche riusciti ad attenuare l'impatto di un'altra misura iniqua prevista nella stesura iniziale della Finanziaria, quella riguardante l'introduzione dei contributi previdenziali per gli apprendisti, e un risultato altrettanto significativo riguarda l'esclusione delle Pmi con meno di 50 addetti dall'obbligo di trasferire il Tfr all'Inps. Un primo traguardo lo abbiamo pure raggiunto nella battaglia per la riduzione dei premi Inail. Infatti, nella manovra economica si prevede, per la sola Gestione dell'Artigianato, una riduzione dei premi nella misura di 100 milioni di euro nel 2007 e  un'analoga riduzione nel 2008 e 2009. Altre misure importanti riguardano la promozione del Made in Italy, l'aggregazione dei Consorzi fidi, l'applicazione degli ammortizzatori sociali all'artigianato, l'innovazione tecnologica. Nonostante ciò, per noi la Finanziaria resta una manovra che non taglia sprechi e inefficienze della spesa pubblica e non contiene efficaci interventi di rilancio della competitività". "Inoltre ora – aggiunge Sbalchiero – va avviata quella "fase due" di riforme strutturali indispensabili per liberare il Paese e le imprese da vincoli e ostacoli che ne frenano lo sviluppo. Mi riferisco, ad esempio, alla liberalizzazione dei mercati dell'energia, alle riforme della Pubblica Amministrazione, alla semplificazione degli adempimenti burocratici, alla riforma delle professioni, dei servizi pubblici locali. Dal governo attendiamo pertanto atti concreti per iniziare ridurre quella "tassa da scarsa concorrenza" che in Italia pesa su imprese e famiglie per una somma pari a 7,8 miliardi di euro all'anno". Quanto al proprio ambito di attività provinciale, l'Assoartigiani vicentina ha già individuato il tema sul quale lavorare in questo 2007 per lo sviluppo delle piccole imprese: quello dell'aggregazione."Sarà questo – spiega Sbalchiero – il nostro riferimento operativo nel prossimo biennio, per tradurre in azioni una esigenza sempre più determinante per la tenuta e la riuscita dell'artigianato. Aggregarsi, infatti, significa scoprire una nuova energia che può aiutarci a costruire più solide relazioni col mondo esterno, da quello istituzionale a quello del mercato, significa condividere valori e obiettivi superando la storica tendenza all'individualismo. Sarà questa la bussola che ci orienterà in un cammino dove non mancano segnali di ripresa economica. Vedi l'aumento del Pil nazionale e regionale, un' inflazione tendenziale sotto il 2% nonostante il costo dei prodotti energetici, la crescita degli investimenti soprattutto in macchinari, l'aumento della produttività aziendale, la ripresa dell'export, una disoccupazione attestata qui su percentuali molto basse, fisiologiche". In tutto questo, il tema dell'aggregazione imprenditoriale può giocare un ruolo importante: "Dato che lo scenario di mercato – osserva il presidente Assoartigiani – continua a mutare all'insegna della competizione, noi "piccoli" dobbiamo sapere che possiamo esserne tra i protagonisti se sappiamo non solo aggiornarci, innovarci, ma anche unirci, sia come organizzazione, sia come imprese per essere, insieme, più forti: ne guadagniamo sia in termini di peso contrattuale, di massa critica, sia nella possibilità di mutuare i costi, di effettuare economie di scala"."Quella dell'aggregazione – conclude Sbalchiero – è una cultura che vogliamo diffondere anche coinvolgendo mondo universitario, centri di ricerca, fondazioni bancarie, i cosiddetti "incubatori d'aziende" e i "centri d'eccellenza". Promuoveremo inoltre azioni che favoriscano il riutilizzo di spazi e luoghi di lavoro per gruppi d'imprese in grado di offrire prodotti innovativi, servizi specifici per i consorzi,  favoriremo provvedimenti legislativi ad hoc, dagli incentivi agli sgravi fiscali. E l'esigenza dell'aggregazione vale anche per l'intero sistema pubblico-privato a livello territoriale: deve essere il collante con cui cultura, economia, forze d'impresa e istituzioni fanno squadra per essere autorevoli, credibili".