L’ASSEMBLEA DEI SOCI DELL’ASSOARTIGIANI TRA DISSENSO SULLA FINANZIARIA E LINEE STRATEGICHE PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE
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02/12/2006L’ASSEMBLEA DEI SOCI DELL’ASSOARTIGIANI TRA DISSENSO SULLA FINANZIARIA E LINEE STRATEGICHE PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE_x000D_
Giuseppe Sbalchiero, presidente dell’Assoartigiani vicentina, nel chiudere l’Assemblea dei Soci, ha riassunto preoccupazioni e proposte del mondo della piccola impresa. Da un lato esprimendo i timori per una Finanziaria che grava sulle piccole imprese in termini di inediti contributi sull’apprendistato ("suggeriremo alla Confartigianato nazionale la proposta di disobbedienza civile, se necessario"), inasprimento degli studi di settore fiscali ("sosterremo anche legalmente i ricorsi degli artigiani ingiustamente vessati") e appesantimento degli oneri previdenziali, dall’altro sostenendo la necessità di individuare utili linee guida per il futuro delle aziende rappresentate.Questi i due filoni principali dell’Assemblea dei Soci dell’Associazione Artigiani di Vicenza, svoltasi nella nuova sala convegni realizzata di fronte alla sede provinciale di Via Fermi e significativamente intitolata ai "padri fondatori" che nel 1945 diedero vita all’organizzazione, destinata a diventare la più numerosa aggregazione territoriale di tutta Italia.Ricordata la forte partecipazione vicentina alla grande manifestazione nazionale di protesta contro la Finanziaria organizzata nei giorni scorsi a Milano dalla Confartigianato ("abbiamo dimostrato di essere una forza straordinaria per il benessere del Paese, chi ci governa traduca in fatti il nostro valore, lo sostenga anziché bloccarlo"), nella sua relazione il presidente Sbalchiero ha voluto però guardare anche avanti, sottoponendo ai colleghi soci un tema ritenuto fondamentale per la presenza e lo sviluppo delle piccole imprese nel mercato "globale" odierno: il tema dell’aggregazione."Sarà questo – ha spiegato Sbalchiero – il nostro riferimento per il prossimo biennio: tradurre in azioni una esigenza sempre più determinante per la tenuta e la riuscita dell’artigianato. Aggregarsi significa scoprire una nuova forza che, attraverso legami umani e imprenditoriali, può aiutarci a costruire solide relazioni con il mondo esterno, da quello istituzionale a quello più propriamente del mercato. Aggregarsi significa condividere valori e obiettivi per coltivarli non da soli, ma unendoci, superando la tendenza all’individualismo. Sarà questa la bussola che orienterà l’Associazione verso un cammino che, all’orizzonte, vede segnali diffusi di ripresa economica". "È certo – ha proseguito Sbalchiero – che lo scenario di mercato non è più quello di prima, e che esso continua a mutare all’insegna di una competizione che ci può vedere protagonisti se sappiamo aggiornarci, innovarci, ma anche unirci, sia come organizzazione sindacale, sia come imprese per essere, insieme, più forti". Una cultura, quella dell’aggregazione, da diffondere anche attraverso manager specialisti in forme di collaborazione tra imprese, coinvolgendo mondo universitario, centri di ricerca, fondazioni, incubatori d’aziende e centri d’eccellenza, promuovendo azioni che favoriscano il riutilizzo di spazi e luoghi di lavoro per gruppi d’imprese dai prodotti innovativi, servizi specifici ai consorzi, provvedimenti legislativi ad hoc, dagli incentivi agli sgravi fiscali.La parte pubblica dell’assemblea è stata affollata di autorità, sindaci e amministratori: il sindaco di Vicenza, Enrico Hüllweck, l’assessore provinciale Giulio Bertinato, il vicepresidente del Consiglio regionale Achille Variati, l’on. Laura Fincato e il presidente della Camera di Commercio di Vicenza, Dino Menarin. Sbalchiero ha richiamato l’esigenza dell’aggregazione anche per l’intero sistema vicentino, definendola "il collante con cui cultura, economia, forze sociali e istituzioni fanno squadra per essere forti sia nel non perdere i propri valori, sia nelle sfide con un mondo che cambia velocemente".Tra le premiazioni che hanno concluso l’assemblea e, simbolicamente, il 60° di fondazione dell’Assoartigiani provinciale, oltre agli attestati distribuiti ai "diplomati" della Scuola di Economia e Politica, due particolari riconoscimenti di benemerenza sono stati consegnati rispettivamente a Ezio Sella di Tonezza, esempio di una "fedeltà associativa" che si protrae da cinquant’anni, e all’onorevole vicentino Luciano Righi che, nell’arco della sua carriera politica, ha anche firmato la Legge Quadro sull’Artigianato del 1985.