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LE IMPRENDITRICI DI CONFARTIGIANATO VICENZA: “SERVONO NUOVI STRUMENTI PER RICONOSCERE IL MERITO DELLE DONNE NELL’ECONOMIA E NELLA SOCIETA’”

22/06/2010 LE IMPRENDITRICI DI CONFARTIGIANATO VICENZA:"SERVONO NUOVI STRUMENTI PER RICONOSCERE IL MERITODELLE DONNE NELL'ECONOMIA E NELLA SOCIETA'"Se l'imprenditoria femminile conquista sempre più spazi nel sistema economico e attenzioni a livello di Unione Europea, è opportuno che essa trovi voce adeguata anche a livello di rappresentanza e il supporto di politiche "dedicate".Da queste premesse ha preso il via il convegno promosso da Confartigianato Donne Impresa Vicenza e svoltosi a Gazzo Padovano.«Riteniamo che aumentare la presenza femminile passi non tanto per la rivendicazione di "quote rosa", ma attraverso la possibilità di modificare regole e regolamenti oggi disegnati per una società governata al maschile, e che quindi necessariamente non pensa a modelli diversi. Crediamo, fondamentalmente, che servano strumenti che premino la qualità, il merito delle donne, il loro impegno e il loro saper avere una visione diversa, che è utile in una società completamente cambiata rispetto a qualche anno fa»: così si è espressa Daniela Rader, presidente di Confartigianato Donne Impresa Vicenza.Un indirizzo, questo, condiviso anche da Marialuisa Coppola, ospite dell'incontro nella sua duplice veste di assessore regionale all'Economia e alle Pari Opportunità. «Non ho simpatia per le quote rosa – ha detto – anche se talvolta potrebbero essere di aiuto, perché dove c'è una donna ai vertici, lì ne arrivano altre, portando una diversa sensibilità alla soluzione dei problemi. Da anni come Regione mettiamo a disposizione delle imprenditrici strumenti economici e corsi di formazione: perché le strategie e le conoscenze sono le stesse, ma l'azienda al femminile ha delle difficoltà diverse rispetto a quella al maschile, basti pensare al tema della conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia. Insieme alle associazioni di categoria, alle Camere di Commercio, abbiamo anche creato una rete tra imprenditrici già esperte e nuove, che hanno trovato consigli e soluzioni utili. In definitiva, tanti sono gli ambiti in cui una maggiore presenza femminile farebbe solo del bene alla società».Ai lavori e al dibattito hanno preso inoltre parte il presidente di Confartigianato Vicenza Giuseppe Sbalchiero, il presidente del Cesar (Centro formativo per lo Sviluppo dell'Artigianato) Martino Pesavento con la responsabile Tiziana Pettenuzzo, la presidente dell'Associazione Italiana Donne Inventrici e Innovatrici Rita Assogna e il direttore commerciale di Artigiancassa Francesco Simone.