LE NORME EUROPEE SU REVISIONI DEI VEICOLI CREANO APPRENSIONE AGLI AUTORIPARATORI DI ANARA/CONFARTIGIANATO
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Gli autoriparatori che dispongono di un proprio centro revisioni esprimono forti preoccupazioni per un nuovo progetto legislativo europeo in materia di revisioni dei veicoli di cui si è fatta interprete l’ON. Mara Bizzotto in una apposita interrogazione parlamentare. Il Consiglio europeo, infatti, ha approvato un orientamento generale su un progetto di direttiva che aggiorna le norme comuni relative ai controlli tecnici periodici dei veicoli a motore. Saranno introdotti nuovi requisiti per garantire livelli elevati di controllo, la burocrazia sarà ridotta con il riconoscimento reciproco dei certificati e sarà rafforzata la cooperazione amministrativa tra Stati membri. Inoltre, sono stati inclusi nel campo di applicazione della direttiva i trattori veloci, con eventuali esenzioni. Tuttavia, l’orientamento generale non accoglie la proposta della Commissione di estendere i controlli periodici ai motocicli e rimorchi leggeri e di aumentare la frequenza minima dei controlli da biennale ad annuale per le autovetture più vecchie e i veicoli commerciali leggeri in tutta l’Unione. Gli Stati membri hanno però la facoltà di imporre norme più rigorose. Vincenzo Ciliberti, presidente dell’associazione nazionale di categoria ANARA/Confartigianato, in stretto collegamento con I’Ufficio di Bruxelles, ha seguito fin dall’inizio la discussione la proposta di Regolamento tramite l’On Debora Serracchiani, Relatrice “ombra” del procedimento. La Commissione Europea, già con una direttiva emanata nel 2009 e poi ribadita successivamente, allertava gli Stati Membri che laddove il centro revisioni coincidesse con I’officina di riparazione, si doveva prestare le massima sorveglianza a causa della impropria coincidenza tra controllato e controllore. Negli ultimi mesi del 2012 abbiamo la proposta di nuovo regolamento che prevede I’abrogazione della direttiva 20091401C8e stabilisce una nuova metodologia per i controlli tecnici dei veicoli a motore fra cui la divisione tra I’attività di revisione e le altre attività: “Gli operatori economici attivi nella produzione, vendita, locazione, manutenzione o riparazione di veicoli dovrebbero tenere tali attività separate da quelle legate all’organizzazione,a l personale e all’aspetto finanziario dell’esecuzione dei controlli tecnici”, relatore Werner Kuhn. Nelle successive riunioni convocate dalla Comunità Europea sull’argomento, ed in particolare nell’ultima tenutasi il 19 marzo 20l3, la proposta di divisione delle attività si è rafforzata ed è stata sostenuta da 17 paesi su 27 (le motivazioni sono sempre le stesse: eliminare il possibile conflitto di interessi e necessità di garantire trasparenza). Severino Dal Bò presidente di Confartigianato autoriparazione del Veneto, ha richiesto la convocazione urgente del direttivo nazionale ANARA e promosso un incontro del direttivo di categoria con l’ing. Martina Pavanello delle segretaria dell’europarlamentare On Antonio Cancian, nel corso del quale si è costituito un gruppo di lavoro ANARA per il veneto. Abbiamo appreso di recente che si prefigura il cambio della forma giuridica della proposta legislativa da Regolamento a DIRETTIVA. In un bollettino della Comunità europea si afferma infatti: “… Inoltre, la forma giuridica della proposta legislativa è stata cambiata, passando da quella del regolamento, proposta dalla Commissione, a quella della direttiva, che lascia più possibilità di tener conto delle specificità degli Stati membri.”. Tale previsione, che trova riscontro presso la nostra Associazione nazionale e dovrebbe anche avere conferma in una apposita circolare Ministeriale di prossima emanazione, potrebbe aprire la possibilità di salvaguardare nel contesto europeo la specificità italiana.