“Le piccole imprese sono il cuore della manifattura del nostro Paese e portano un valore determinante nelle filiere della produzione. Il 75% delle imprese della Meccanica intrattiene relazioni e collaborazioni con altre imprese”.
Confartigianato al Festival Città Impresa di Vicenza interviene sulle catene del valore.
Comunicato 127 – 17 settembre 2021
Confartigianato Imprese Vicenza, nell’ambito dell’edizione 2021 del Festival Città Impresa che si sta svolgendo in questi giorni a Vicenza, ha promosso l’evento “Le filiere: nuove alleanze per competere”, tenutosi a Palazzo Trissino, sede del Comune in Sala degli Stucchi.
Un tema quanto mai di attualità e interesse visto che migliaia di imprese artigiane sono coinvolte nelle catene del valore della produzione manifatturiera vicentina e veneta. L’attenzione è confermata da Federico Boin, imprenditore padovano e presidente della Federazione Meccanica di Confartigianato Imprese a livello nazionale, che nel corso del suo intervento ha sottolineato l’attenzione di Confartigianato al tema della subfornitura, perché la partecipazione di aziende e il numero di occupati è molto rilevante nella manifattura.
Dai dati della spesa in Ricerca&Sviluppo a livello nazionale, nella Meccanica si osserva una correlazione positiva tra presenza delle MPI e innovazione: maggiore è il peso delle MPI e maggiore è il dinamismo della spesa in R&S.
Circa i due terzi (66,1%) delle imprese italiane intrattiene relazioni, di carattere contrattuali o informale, con altre aziende. Tale quota sale al 75,1% nel settore della Meccanica.
Per quanto riguarda le tipologie di relazione quelle “di filiera”, quali gli accordi di commessa e subfornitura, sono molto diffusi: il primo interessa circa la metà (46,1%) del totale imprese, mentre il secondo interessa più di un terzo (39,0%) del totale imprese. Nel settore della Meccanica la quota di imprese con accordi di commessa sale al 54,8% e quella in subfornitura al 48,6%.
“Bisogna incoraggiare l’innovazione – secondo Federico Boin -, sostenere economicamente gli investimenti, condividere iniziative di sostenibilità. Quest’ultimo concetto in particolare è centrale: o la sostenibilità si applica all’intera filiera o non è vera sostenibilità. La sinergia tra le imprese è un fattore fondamentale per restare sul mercato. Il valore della produzione industriale, ad esempio di una macchina automatica, si sviluppa includendo decine di imprese di ogni dimensione. Ciascuna impresa, a partire da chi produce il più piccolo dettaglio, immette valore nel prodotto con le sue competenze e partecipa all’innovazione del prodotto finale. Per questo siamo impegnati da sempre sul fronte della formazione di competenze specialistiche e per orientare i giovani a ruoli tecnici e tecnologici. Lo facciamo per rinnovare l’immagine del profilo tecnico e renderlo più appetibile per i giovani. Oggi infatti l’impresa artigiana che opera nella manifattura innova, digitalizza e partecipa direttamente o indirettamente alla competizione internazionale. Fondamentale in questo percorso è la definizione dei programmi di studio ministeriali per renderli più coerenti con le esigenze delle imprese. Molto importante in questo periodo è la partecipazione diretta che stiamo attuando nelle fondazioni ITS”.
“L’esistenza di solide filiere anche per quanto riguarda le relazioni tra produttori e subfornitori è di fondamentale importanza per l’economia della provincia – sostiene Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza – che vede la presenza di queste catene di rapporti in numerosi settori diversi. Per quanto riguarda la meccanica, Vicenza ricopre un ruolo di rilievo nel panorama nazionale in quanto è la 3° provincia per specializzazione dopo Lecco e Brescia, con 2.658 imprese artigiane e 11.710 addetti. L’export vicentino del settore è in ripresa, segnando nel I semestre 2021 un +4,8% rispetto al periodo pre pandemia, ovvero il I semestre 2019”.