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L’ETICA AL CENTRO DEL RAPPORTO TRA IMPRESE OLTRE CHE DELL’IMPRESA STESSA

05/05/2010L'ETICA AL CENTRO DEL RAPPORTO TRA IMPRESE OLTRE CHE DELL'IMPRESA STESSAHo letto con estremo piacere la forte presa di posizione di Andrea Tomat, Presidente di Confindustria Veneto, sul basilare tema dell'etica ed il ruolo centrale che essa deve avere nella conduzione di una impresa, ed io aggiungo, negli affari.Condivido talmente l'opinione del Presidente che mi spiacerebbe rimanesse solo teoria. Mi permetto pertanto di rilanciare un Patto tra Organizzazioni di rappresentanza sull'argomento. Un gesto che potrà avere un grande significato, non solamente simbolico, ma anche di indicare una consonanza di sensibilità e di obiettivi.Al Presidente degli Industriali del Veneto Andrea Tomatuno dei temi forti, oggetto di particolare sottolineatura da parte Nostra, della recente campagna elettorale, è stato quello riconducibile alla responsabilità sociale delle imprese, alla necessità di ricondurre a pratica una rinnovata lealtà tra aziende (ma anche con lo Stato e la Pubblica Amministrazione), all'urgenza di non affidarsi ciecamente alle logiche (talora devastanti sul piano umano) di mercato.Come certamente Lei saprà, tali tematiche hanno rilevanza particolare quando parliamo del rapporto tra realtà industriali e piccole imprese artigiane. Molto spesso le relazioni tra questi due ambiti produttivi, talora inseriti nella medesima filiera, non sono serene e in linea con quei principi di responsabilità e lealtà ai quali ho fatto poc'anzi riferimento.Tale fenomeno tocca ambiti particolarmente sensibili, in riferimento, ad esempio, alla definizione dei prezzi, alla scelta dei fornitori, all'utilizzo di unità produttive straniere ma operanti nel nostro territorio, alle modalità e ai tempi di pagamento.Come Associazione riteniamo importante, soprattutto in questo momento di difficoltà in cui la convergenza di sforzi appare decisiva, offrire la disponibilità ad un incontro che porti alla sottoscrizione di un Accordo, di un Protocollo d'intesa,  tra Confartigianato e Confindustria del Veneto, al fine di coinvolgere e impegnare le aziende che fanno capo alle nostre Associazioni ad un maggior rispetto di quelle "norme" di comportano che riteniamo indispensabili e utili.Pur nella convinzione che non sarà certamente un Documento, pur sottoscritto ai massimi livelli di rappresentanza di categoria, a risolvere il problema di comportamenti scorretti e sleali, siamo certi che tale gesto potrà avere un grande significato, non solamente simbolico, ma anche di indicare una consonanza di sensibilità e di obiettivi.Per questo Le chiedo formalmente di avviare un  tavolo di confronto (snello e rapido nelle procedure) al fine di giungere alla definizione di tale Protocollo d'intesa.Claudio MiottoPresidente Confartigianato del Veneto