Lovato (Edilizia) e Dalla Costa (Impiantisti) sul decreto della cessione multipla dei crediti Superbonus 110%: “Serviva una chiarimento per evitare un blocco degli interventi a scapito tanto delle nostre imprese che della riqualificazione di un patrimonio edilizio spesso datato e poco efficiente”
Comunicato 26 – 21 febbraio 2022
Un decreto per chiarire “Le modalità attuative delle disposizioni relative alla cessione e alla tracciabilità del credito d’imposta” è quanto disposto dal Consiglio dei Ministri in merito al Superbonus. Accade dopo che le categorie economiche interessate dalla misura incentivante, ovvero tutte le imprese del sistema casa, hanno espresso il loro disappunto per un articolo contenuto nel decreto Sostegni-ter che “vietando le cessioni del credito oltre la prima di fatto avrebbe comportato il blocco del settore legato ai bonus edilizi, tra cui appunto il Superbonus 110%”, ricordano Giovanni Lovato, presidente del settore Edilizia di Confartigianato Vicenza, e Dario Dalla Costa, presidente nazionale della Federazione impianti di Confartigianato.
Ora viene stabilita la possibilità di due ulteriori “cessioni” del credito, dopo la prima, “solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo”. Quanto poi alla tracciabilità del credito d’imposta (il cosiddetto bollino), da effettuarsi in via telematica, le modalità saranno definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate. Vengono inoltre inasprite le sanzioni che arrivano fino a 5 anni carcere e 100mila euro multa per i tecnici che attestano il falso.
“Il risultato ottenuto ci lascia l’amaro in bocca se non altro perché tutto questo si poteva evitare usando maggior lungimiranza. Invece, di nuovo, si chiude la stalla quando i buoi sono scappati e per colpa di qualcuno hanno rischiato di rimetterci tutti. Comunque sia abbiamo ottenuto una vittoria -commentano Lovato e Dalla Costa– -. Speriamo ora che tutto questo faccia ripartire il settore. Istituti di Credito e cittadini erano in attesa di chiarezza, regole certe (nell’arco di 20 mesi il Superbonus ha subito 9 interventi di modifica, 1 ogni 68 giorni) e semplici e soprattutto di non rischiare di rimanere con il cerino in mano”.
La possibilità di due ulteriori “cessioni” del credito era l’obiettivo minimo di Confartigianato che si lega a quello ottenuto con il Decreto del Ministero della Transizione Ecologica sul nuovo prezzario.“Quest’ultimo documento ha recepito molte delle indicazioni di Confartigianato e introduce un importante elemento di stabilizzazione sul fronte dei costi per gli interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare”, spiega Lovato. “Speriamo – aggiunge Dalla Costa- che regole e inasprimento delle pene restituiscano la certezza di poter lavorare. Ricordo inoltre che questo tipo di interventi sta garantendo investimenti e lavoro contribuendo al contempo alla transizione green”. “Al proposito – concludono i presidenti- servirà un adeguamento della norma per non bloccare le operazioni di cessione del credito a fornitore, una prassi consolidata soprattutto tra le piccole e medie imprese. Anche in questo caso si tratterà di applicare le stesse norme di tracciabilità dei crediti. Molte imprese, infatti, in modo particolare impiantisti e serramentisti, grazie alla cessione al fornitore hanno permesso, anche a famiglie con minor capacità di spesa, di adeguare le proprie abitazioni in termini di efficienza energetica e risparmio.