Lunedì 18 maggio potranno riaprire molte attività. Bonomo: “Intenso lavoro di concertazione con le categorie ha portato a regole di buon senso che contemperano sicurezza ed economia”
16 maggio 2020
Lunedì mattina in regione Veneto potranno alzare le saracinesche praticamente tutte le 126.245 imprese artigiane. 13.755 in più rispetto a quelle autorizzate dal 4 di maggio scorso. La gran parte sono imprese del benessere (acconciatori ed estetisti), oltre 12 mila per 24mila500 addetti. Ma ci sono anche i ristoratori artigiani, un migliaio, e qualche altra attività.
“Sono uscite in queste ore le linee guida per la riapertura che riteniamo, nel complesso, positive -afferma Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Imprese Veneto e di Confartigianato Imprese Vicenza-. Negli ultimi giorni c’è stato sull’argomento un incessante lavoro di confronto e puntuale segnalazione da parte nostra nei confronti della Regione. Un percorso che ha portato a due risultati per nulla scontati: la riapertura anticipata a lunedì 18 maggio di tutte le attività ancora chiuse e ad un insieme di comportamenti e linee guida da adottare che, a nostro avviso, contemperano con intelligenza, serietà, rigore e buon senso le esigenze sanitarie e di sicurezza con quelle di una ripartenza dell’economia. Prezioso il lavoro di Confartigianato Imprese Veneto in particolare per i settori del benessere e della ristorazione, che abbiamo ritrovato nei documenti finali. Ulteriore buona notizia è che si è evitato il rischio di situazioni difformi tra regioni che avrebbero creato ulteriore confusione e disparità territoriali”.
“I nostri imprenditori non vedono l’ora di poter tornare a lavorare e, sono certo -prosegue- che lunedì alle 8 saranno operativi. Ancora una volta, però ci troviamo costretti ad esprimere disappunto per il fatto che indicazioni vitali per le imprese, siano arrivate all’ultimo momento. Migliaia di imprese si trovano a doversi attrezzare ed organizzare ad adottare comportamenti e regole in poco più di 24 ore e durante il fine settimana”.
“Adesso che tutto riapre abbiamo un importante banco di prova -conclude Bonomo-. Bisogna verificare quanto velocemente, i vari mercati di riferimento dei nostri imprenditori, ripartiranno e quali le sfide da affrontare anche per intercettare nuovi bisogni e nuove necessità. Adesso dobbiamo lavorare perché il mercato, le filiere internazionali ed il turismo ripartano. Punto fondamentale è che, oltre ad azioni di sistema per la promozione del made in italy, non manchino contributi per le imprese che sono rimaste bloccate in questi mesi e il sostegno nelle fasi di ripartenza”.