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“L’Uomo e la Macchina”. In occasione dell’Assemblea Soci, Confartigianato ha proposto una conversazione sui temi della tecnologia portando i punti di vista di Federico Faggin, Michele Crudele e David Orban

L’annuale appuntamento con l’Assemblea Soci di Confartigianato Imprese Vicenza quest’anno ha proposto un momento pubblico sul tema “L’Uomo e la Macchina. Lavoro, etica, IOT, tecnologia, intelligenza artificiale”. Un tema di sicuro interesse come testimoniato dalla sala dei Fondatori del al Centro Congressi gremita di pubblico.
Fattore intrinseco del progresso dell’uomo, la tecnologia è sempre più presente nella nostra vita quotidiana lavorativa e non. La domanda che sorge spontanea quindi è come sarà il nostro futuro? L’aumento vertiginoso della presenza di macchine nella nostra quotidianità ci porta inevitabilmente a interrogarci su quanto la loro presenza inciderà sul nostro vissuto. Nonostante i dubbi e le paure, c’è una realtà che va riconosciuta e accettata: la tecnologia ha cambiato il mondo intorno a noi.
Che si tratti dei processi produttivi, della salute e benessere, del tempo libero, non c’è ambito oggi in cui le applicazioni tecnologiche non abbiano fatto la loro comparsa aprendo molti interrogativi. Sono infatti molteplici le opportunità per le imprese ma restano ancora resistenze e “paure” legate alle varie applicazioni delle tecnologie. Timori in parte comprensibili legati al rapporto tra “L’Uomo e la Macchina”, alla gestione dei dati, all’intelligenza artificiale e all’etica del lavoro; in parte non giustificati per una mancanza di conoscenza di come concretamente evolverà la tecnologia.

Il presidente Agostino Bonomo nell’aprire l’incontro ha ricordato come “Il filone delle tecnologie e della digitalizzazione sia uno dei quattro, accanto al rilancio dell’edilizia, la sostenibilità economica e ambientale delle imprese, la scuola e la formazione, individuati dall’assemblea dei soci all’inizio del mandato. L’obiettivo di Confartigianato, sul tema delle nuove tecnologie, è di rendere sempre più accessibile la loro conoscenza e il loro impatto nelle imprese a prescindere dalla loro dimensione. Un esempio eloquente sono quelle aziende che hanno usufruito delle misure dei benefici per l’innovazione di ‘Impresa 4.0’ registrando una modernizzazione delle loro produzioni e dell’approccio al lavoro e al business. Trattiamo questi argomenti in ogni incontro, manifestazione o festival che organizziamo e con momenti di riflessione e approfondimento, per abbattere le barriere della paura e della resistenza verso un futuro da cui non si può tornare indietro, ma che possiamo indirizzare per la crescita e il benessere di tutti”.
Con l’occasione è stato inoltre ricordato che il Digital Innovation Hub di Confartigianato Vicenza è uno dei soci fondatori di Artes 4.0. dell’Istituto Superiore S. Anna di Pisa, uno degli 8 centri di competenza riconosciuti dal MISE. Obiettivo di Artes 4.0. è orientale le imprese alle nuove tecnologie non senza una valutazione reale di costi e benefici delle varie soluzioni in maniera da capire su quali è utile investire.
“I robot sono usati dal 16% delle piccole imprese manifatturiere per potenziare il valore artigiano, rilanciare la tradizione produttiva in chiave globale e contemporanea – ha aggiunto Giorgio Merletti presidente di Confartigianato-. Ci sono tre aspetti da affrontare. Le imprese non trovano il personale qualificato per gestire l’intelligenza artificiale: serve una politica formativa orientata all’innovazione che avvicini scuola e mercato del lavoro e rilanci l’apprendistato. Inoltre l’innovazione deve essere sostenuta con incentivi mirati per accompagnare le aziende nella rivoluzione digitale. E ancora, vanno superati ostacoli e costi che frenano la corsa delle imprese 4.0: dalla burocrazia al fisco alle difficoltà di accesso al credito”.
“La mia battaglia per la modernizzazione del nostro Paese passa per un forte snellimento delle procedure burocratiche e per una decisiva semplificazione amministrativa: con l’obiettivo anche di creare un rapporto nuovo e più facile tra l’ente locale e le piccole e piccolissime imprese. Non solo in termini di erogazione di servizi, ma anche di procedure ed appalti. Un’azione coerente con il grande segnale che il Governo ha voluto dare, istituendo dopo 13 anni di assenza il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione: con un Fondo nazionale per l’innovazione per PMI e startup, finanziato per 1 miliardo di euro”, ha spiegato nel suo intervento Achille Variati, Sottosegretario all’Interno.
Ad introdurre il tema della serata è stato Pietro Francesco De Lotto, direttore generale di Confartigianato Vicenza, poi il confronto è entrato nel vivo con una stimolante conversazione sul tema della tecnologia con alcuni ospiti che conoscono e studiano l’argomento da diverse angolazioni. Moderati da Maurizio Melis (divulgatore scientifico e conduttore di Radio24) sono intervenuti quindi Federico Faggin (vicentino, fisico, imprenditore e inventore), Michele Crudele (fisico cibernetico, vice direttore Centro Ricerca DISF –Pontificia Università della Santa Croce) e David Orban (fondatore della Singularity University Italy e blockchain investor).