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Maestri Artigiani in buona compagnia

Lo spirito d’iniziativa, la dedizione al lavoro, la capacità nell’insegnare un mestiere ai giovani, l’impegno nella rappresentanza associativa e nella società.

Sono questi, e molti altri, i valori ribaditi dalla cerimonia che ha visto premiati i 23 nuovi Maestri Artigiani vicentini riconosciuti dalla Regione Veneto, i Benemeriti tra i Dirigenti Confartigianato e i Pensionati Anap, l’Imprenditore d’Eccellenza e i collaboratori distintisi per Fedeltà all’Impresa.
Per un totale di 35 esperienze umane e professionali che coniugano tradizione e innovazione.

La cerimonia che da 59 anni Confartigianato Imprese Vicenza organizza per rendere un pubblico plauso agli artigiani che si distinguono per il loro operato, la maestria, l’impegno nella rappresentanza associativa e la formazione dei giovani, ha visto protagonisti una trentina di imprese. Protagonisti in particolare i Maestri Artigiani riconosciuti dalla Regione Veneto, titolo che viene attribuito a fronte di alcuni requisiti previsti appunto da apposito regolamento regionale e di cui possono fregiarsi così ora 46 soci Confartigianato in totale.

Ospitato al Teatro Comunale di Vicenza, l’evento ha sempre rappresentato per il mondo dell’artigianato una giornata in cui si celebrano l’orgoglio e la tenacia degli artigiani ma anche la loro innata capacità di sapere leggere il tempo che vivono adattandosi ai cambiamenti senza per questo snaturare il loro lavoro. Come detto, quest’anno il palco è stato particolarmente vivace considerati i 23 Maestri Artigiani Regionali, i 3 Dirigenti Artigiani Benemeriti, i 3 Pensionati Artigiani Benemeriti, e l’Imprenditore d’Eccellenza. Nel corso della cerimonia sono stati premiati inoltre 5 collaboratori in forza in azienda da almeno 30 anni.

Nel suo discorso il presidente Cavion ha ricordato come “Quello di Maestro Artigiano è un titolo che la nostra associazione aveva istituito ancora sessant’anni fa, ma che ora ha acquisito un valore e un prestigio a livello veneto: grazie alla legge regionale del 2018, infatti, tale riconoscimento è diventato una vera e propria qualifica pubblica, accompagnata da alcuni vantaggi pratici. Anno dopo anno, l’albo d’oro dei vicentini che vengono nominati Maestri Artigiani si arricchisce numericamente, testimoniando come tutta la nostra provincia rimanga un luogo in cui la piccola impresa esprime in pieno i suoi talenti di laboriosità, impegno, responsabilità. Non è certo un caso che il vicentino rimanga ai vertici della produzione e dell’export nazionali: qui il rapporto fra impresa e tessuto sociale resta un cardine fondamentale, perché spesso la parola “azienda” e la parola “famiglia” si saldano, consentendo di reggere agli scossoni esterni e di guardare al futuro con una legittima dose di speranza”. “I Maestri Artigiani sono storie di successo, fatto a costo di sacrifici, costruito passo dopo, sapendo resistere agli inevitabili momenti di difficoltà e di dubbio; imprenditori che hanno avuto brillanti intuizioni, progredendo avendo l’umiltà di formarsi continuamente, la pazienza di migliorarsi, la volontà di mettersi accanto collaboratori e di farli crescere, spesso giungendo a considerarli quasi dei “familiari aggiunti” – ha continuato Cavion-. Ecco perché il loro cammino ha poggiato su solide basi, la loro attività ha saputo espandersi e conquistare la fiducia della clientela. In una sola parola, potremmo dire che i Maestri sono un esempio di “dignità”, sia come cittadini che come imprenditori”.

“I colleghi che festeggiamo sono stati chiamati a diventare protagonisti di un passaggio storico decisivo: da un lato essere i continuatori di una tradizione storica e culturale, dall’altro confrontarsi con l’era dell’innovazione, in cui le cose evolvono a una velocità mai conosciuta prima, sia sul versante tecnologico che nell’apertura dei mercati. Ogni imprenditrice e ogni imprenditore si sono trovati nella necessità di rimettere in discussione loro stessi e la loro sfera operativa – ha ricordato il presidente-. La sfida è stata raccolta, accettata e affrontata con volontà e intelligenza: sono progressivamente cambiati macchinari, la digitalizzazione si è introdotta persino nelle produzioni più tradizionali, sono entrati in essere i sistemi di qualità, si sono aperte le sconfinate frontiere del commercio elettronico, sono cresciute le attenzioni e le esigenze in tema di tutela dell’ambiente, di sicurezza sui luoghi di lavoro, di welfare aziendale. In tale contesto, si sono aperti orizzonti impensabili, ma sono aumentate anche la complessità e l’imprevedibilità di molte procedure. Di fronte a tutto ciò, i nostri artigiani hanno saputo adeguarsi, reinventarsi, organizzarsi, senza abbandonare la loro preziosa presenza in ambito territoriale, il loro ruolo di bacino occupazionale. E sono diventati protagonisti di “innovazione continua”.

Nel suo intervento Cavion ha toccato anche due temi cari al mondo dell’artigianato: “Ricambio generazionale e necessità di un maggiore raccordo tra la scuola e il mondo del lavoro. Anche su questi il ruolo dei Maestri Artigiani è fondamentale: lo ha capito bene la Regione introducendo misure di sostegno alla loro attività, sia per quanto riguarda la possibilità di organizzare degli “stage”, dei tirocini formativi nelle loro aziende, e sia attraverso bandi riguardanti la competitività e l’accesso al credito. L’auspicio è che tali misure possano essere ulteriormente allargate: siamo convinti, infatti, che l’antico modello della “bottega scuola” vada sostenuto e diffuso, a partire dal cosiddetto Apprendistato Duale”.
“Altre volte abbiamo detto che il futuro spesso appare tanto incerto quanto tumultuoso, ma ci intimorisce meno se pensiamo a ciò che hanno affrontato gli artefici di uno sviluppo che ha trovato in loro stessi la concreta capacità di rinnovarsi e di guardare avanti, facendo leva sulle doti del coraggio, della lungimiranza, assieme alle capacità del saper fare e del saper insegnare – ha proseguito Cavion- . Ogni volta che parliamo di “valori”, intendiamo il valore della persona che diventa il valore dell’azienda; di un mondo fatto di tante piccole imprese dove il legittimo profitto non è disgiunto dalla coscienza di condividere il proprio destino tutti insieme: titolare, soci e collaboratori. Un mondo dove ci si guarda ancora in faccia tra persone, e si procede fianco a fianco, per il bene comune. Questo insegnano i Maestri Artigiani, i Dirigenti Benemeriti, i Pensionati che ancora oggi sanno mettersi a disposizione degli altri, assieme a quei Dipendenti che hanno legato il loro progetto di vita a quel posto di lavoro che li ha accolti, li ha fatti maturare professionalmente, e al quale essi hanno contribuito con dedizione. E questo ci insegnano anche gli Imprenditori d’Eccellenza che ogni anno segnaliamo, personaggi che hanno saputo inseguire una “visione” sorprendente per creatività e darle forma, imporla per la sua ingegnosità, come nessun altro era riuscito a fare prima”.

I presenti e i commenti

Agli artigiani protagonisti della giornata, sono andati i complimenti del presidente nazionale di Confartigianato Imprese, Marco Granelli, del provinciale di Confartigianato, Gianluca Cavion. Non è mancata la presenza della dirigenza dell’Associazione a livello provinciale e regionale, delle autorità provinciali (a partire dal Prefetto), regionali e nello specifico di Roberto Ciambetti presidente del Consiglio della Regione Veneto, del presidente della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA) di Vicenza, Giorgio Xoccato, e dei sindaci dei diversi territori dei premiati, a partire da quello di Vicenza che ha ospitato le manifestazione. Presenti anche le senatrici Mara Bizzotto ed Erika Stefani.

Una lettera di complimenti ai Maestri è arrivata anche dal presidente della Regione, Luca Zaia, che ha ricordato come essi siano “l’espressione di quel mondo dell’artigianato che ha fatto la storia e la fortuna del Nordest (…). Essi rappresentano un valore aggiunto di cultura d’impresa e di valori, tramandati alle nuove generazioni d’imprenditori e imprenditrici, che guardano al futuro tenendo conto della necessaria digitalizzazione ma anche di quei fattori imprescindibili come la sostenibilità ambientale, l’impegno etico e sociale. (..)”.

“Una cerimonia che celebra percorsi di vita e di lavoro”, questo il commento del presidente della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA) di Vicenza, Giorgio Xoccato.
“Il settore artigiano è il cardine dell’economia vicentina – ha proseguito Xoccato-: 1 su 3 imprese è artigiana (la media italiana è 1 a 5) e nei prossimi mesi le richieste di nuove competenze da inserire in azienda sarà molto alto, peccato che il 50% del personale sarà di difficile reperimento. Altro tema è l’età dei titolari che ad oggi nel 60% dei casi è sopra i 50 anni (nel 2010 erano un terzo del totale)”. Temi aperti che per Xoccato possono trovare risposta ‘facendo network, perché è nello stare assieme che si possono affrontare con successo un mercato complesso e competitivo, come dimostra Confartigianato”.

“Gli artigiani si dimostrano sempre contemporanei, e l’Italia non sarebbe certo il secondo Paese manifatturiero d’Europa se non si fossero gli artigiani e le piccole imprese – ha esordito Marco Granelli, presidente nazionale di Confartigianato Imprese-. Abbiamo passato momenti tribolati, e un altro ci accingiamo a viverlo, ma il messaggio che parte da Vicenza è quello di guardare al futuro sempre con ottimismo e fiducia. Perché la fase della standardizzazione, dell’omologazione e dei prodotti a basso prezzo, è un momento ormai finito. In questo contesto gli artigiani hanno a disposizione quella che chiamo ‘arma di conquista di massa’, vuol dire valore artigiano: creatività, unicità, personalizzazione, cura del particolare e del dettaglio. Sono questi gli elementi che fanno oggi la differenza nel mercato. E non mancano le aziende che continuano ad aprire anche perché si è saputo innovare la tradizione. Questo vuol dire continuare a guardare e affrontare il futuro con ottimismo”. Tra i temi all’ordine del giorno ricordati anche da Granelli la formazione, ‘centrale e su cui è alta l’attenzione’, e la sostenibilità ‘che non deve preoccupare le nostre imprese perché da sempre sono sostenibili. Lo sono dal punto di vista sociale perché operano in territori e con attenzione alle comunità, perché le aziende sono all’interno di realtà a cui si presta rispetto con un innato rispetto della natura, e lo sono dal punto di vista economico perché fare prodotti artigiani vuol dire fare prodotti di qualità. L’artigianato ha un futuro importante e centrare rispetto all’economia e ai temi sociali. La Confartigianato di Vicenza è un po’ la nostra corazzata a livello di nazionale, ha un ruolo di associazione di prossimità, molta connessione ed energia rispetto dei bisogno delle imprese e delle persone”.

Gli associati Maestri artigiani – Regione Veneto 2023

  • Valeria Sylvia Ferron azienda Ferron Valeria Sylvia (estetica, Vicenza)
  • Andrea Saccardo, Laboratorio Odontotecnico Saccardo (Vicenza)
  • Lucia Zaupa, azienda Zaupa Lucia (acconciatura, Vicenza)
  • Massimo Arnoldi azienda Studio Moda Capelli (acconciatura, Arzignano)
  • Oliviero Olivieri, azienda 1882 (produzione biscotti, Arzignano)
  • Daniele Bagnara azienda Vetrart (vetro artistico, Bassano del Grappa)
  • Luca Gasparon, azienda Falegnameria Gasparon (arredo, Bolzano Vicentino)
  • Caterina Bucco, azienda Caterina Bucco Sartoria (sartoria, Marostica)
  • Lino Dal Maso, azienda Tipografia Dal Maso Lino (tipografi e stampatori, Marostica)
  • Stefano Dal Maso, azienda Tipografia Dal Maso Lino (tipografi e stampatori, Marostica)
  • Giovanni Lunardon, azienda Lunardon Parrucchieri (acconciatura, Marostica)
  • Giulio Tomasi, azienda La Bottega del Pane (Panificazione Marostica)
  • Simone Toniato, azienda Angel Star’s di Toniato Simone (acconciatura, Marostica)
  • Fabio Viero, azienda Viero Fabio (acconciatura, Marostica)
  • Luciano Gamba, azienda Gamba Luciano (impianti elettrici, Nove)
  • Valter Franco Marcon, azienda Valter Franco Marcon (pasticceria, Nove)
  • Mariano Emilio Venzo, azienda La Ceramica V.B.C. (fabbricazione prodotti in ceramica, Nove)
  • Nicola Consolaro, azienda Teknico Impianti (termoidraulica, Rosà)
  • Cesare Villari, azienda Villari (ceramica e vetro, Solagna)
  • Michele Battistella, azienda Falegnameria Battistella Alessandro (lavorazione legno, Torri di Quartesolo)
  • Giampietro Franco, azienda Nuova Franco (stampaggio e profilatura dei metalli, Trissino)
  • Piero Marangon, azienda Nanis Italian Jewel (oreficeria, Trissino)
  • Giuseppe Boscato, azienda Salone Out Look (acconciatura, Valdagno)

DIRIGENTI ARTIGIANI BENEMERITI

  • Maurizio Concato – Elettromeccanica (Nogarole Vicentino)
    Ha prestato il suo impegno e il suo tempo in Associazione per ogni vent’anni (dal 1996 al 2020) ricoprendo, tra le altre, le cariche di presidente comunale di Nogarole Vicentino, vice presidente mandamentale di Arzignano, rappresentante provinciale del sistema mercato e produzione e presidente provinciale della categoria elettromeccanica. Ha contribuito al rinnovamento delle sedi di Arzignano e Chiampo. Con uno sguardo agli artigiani del futuro, è stato per tre anni nella Commissione del CFP di Trissino come artigiano esperto per conto di Confartigianato.
  • Antonio Benetti – Metalmeccanica (Thiene)
    Protagonista della vita associativa da molti anni, Benetti è stato componente della giunta mandamentale di Thiene e presidente della categoria Legno. Un impegno che lo ha visto ricoprire anche le cariche di presidente regionale della categoria e componente del consiglio nazionale della medesima categoria. Non solo, è stato anche membro del comitato Ebav del legno nonché componente del CdA di Fiera di Vicenza. Presidente del Mandamento di Thiene dal 2002 al 2012, nel 2004 è stato anche nominato Cavaliere del Lavoro.
  • Giancarlo Gili – Legno (Schiavon)
    Oltre trent’anni al servizio dei colleghi. Tanto è stato il suo impegno in Confartigianato rivestendo cariche a livello mandamentale, provinciale in rappresentanza della categoria Serramentisti. È stato anche presidente della Federazione Regionale del Legno e componente del Consiglio Nazionale del settore legno ed edilizia, promotore del Consorzio Regionale Fenestra Veneta. Non senza un occhio di riguardo per la formazione: nella sua azienda sono infatti passati numerosi giovani che hanno appreso il mestiere tanto che molti hanno poi avviato un’attività in proprio.

IMPRENDITORE D’ECCELLENZA 2023

La sostenibilità a 360°: Imprenditori Protagonisti della transizione verso la sostenibilità

  • MAURIZIO ZORDAN della ZORDAN SRL– Legno (Valdagno)
    Dal 1980 l’azienda, nata nel 1965 con Attilio, è specializzata in arredo per i negozi dei marchi del lusso. Nel 2016 si trasforma in Società Benefit e ottiene la certificazione B Corp e nel 2021 crea un sistema di calcolo che, seguendo il modello CFP SA, quantifica le emissioni di CO2  prodotte dalla realizzazione dei propri arredi.
    Prossima tappa: 2030, obiettivo diventare carbon free. La sostenibilità quindi è la cifra distintiva della Zordan srl, una sostenibilità che si traduce non solo in attenzione all’ambiente, quegli spazi forestali con cui l’impresa ha sempre convissuto sin dalla origini, ma anche sociale verso la comunità in cui opera, per esempio attraverso progetti che coinvolgono altre maestranze artigiane, fino a quella interna nel coinvolgimento nei processi produttivi del personale. All’interno della Zordan srl operano infatti diversi team formati da tutte le funzioni necessarie e utili per evadere una commessa: dalla progettazione fino alla rendicontazione. Inoltre ogni team è impegnato sul fronte della sostenibilità ambientale e dell’acquisizione di nuove competenze. Per questi motivi la Zordan srl rappresenta una riconosciuta eccellenza.

PENSIONATI ARTIGIANI BENEMERITI 2023

  • ROSANNA CAROLLO – Carpenteria (Zugliano)
    Nata nel 1949, inizia la sua attività lavorativa all’età di 15 anni come operaia nel settore tessile, dapprima presso il Maglificio Corner e poi presso la Cascami Seta, negli anni dal 1965 al 1971. Dopo una pausa lavorativa durante la quale si dedica alla cura della famiglia e dei figli, nel 1981 entra a far parte, in qualità di socia, dell’impresa del marito, la Dal Prà Giuseppe & C. snc, officina meccanica specializzata nella carpenteria medio-leggera, nella produzione di serramenti e nella lavorazione artistica del ferro battuto. Pur seguendo tre figli, la signora Carollo ha svolto attività di supporto nell’azienda di famiglia occupandosi in particolare della cura dei rapporti con banche, clienti, fornitori e dipendenti ed inoltre della ricerca di nuovi clienti per l’ampliamento dei settori di attività della ditta. Nel 2015 è stata insignita del titolo di Maestro d’opera e d’Esperienza, a riconoscimento delle sue doti e dell’impegno dimostrato durante la sua attività lavorativa.
  • DOMENICO COSTALUNGA (in arte NICO) – Acconciatore (Caldogno)
    Nato nel 1947, giovanissimo si appassiona al lavoro di acconciatore spinto dalla curiosità. Nel 1968 apre il suo primo negozio nel paese natale, Novoledo, insieme con l’allora fidanzata poi moglie Nives per poi trasferirsi a Vicenza dove apre un salone. Negli anni ’70 la sua passione per il lavoro lo porta a concorrere a livello internazionale con la squadra nazionale italiana acconciatori. Per più di 20 anni è iscritto alla prestigiosa Haute Coiffeur Française e, nel 1981, dà vita, con un gruppo di colleghi, alla scuola accademica Onda School per la formazione dell’acconciatore in cui si impegnò come insegnante. Oltre ad aver conseguito il titolo di Maestro d’Arte, nel 2010 riceve l’attestazione di benemerenza. Ad oggi collabora ancora nell’attività, portata avanti dai figli. Nel 2012 viene insignito del titolo di Maestro d’opera e d’Esperienza. Pur coltivando la sua passione per la bicicletta, dedica il suo tempo alla parrocchia e al volontariato presso la Caritas diocesana nell’accoglienza di persone senza fissa dimora. È stato impegnato in ANAP come fiduciario comunale di Caldogno.