Maurizio Pellegrin (Confartigianato): “Nessuna tassa sui condizionatori”
La notizia di un’imposta di 200 euro sui condizionatori domestici rientra a pieno titolo nel genere “bufale estive” destinate a suscitare però sgomento fra le famiglie.
“Suggeriamo a Federconsumatori e Adusbef che per prime hanno lanciato l’allarme, cavalcato poi anche da importanti personaggi politici che hanno fatto rimbalzare la notizia sui social, di confrontarsi di più e soprattutto preventivamente con le organizzazioni di rappresentanza come la Confartigianato prima di lanciare inutili allarmismi”. Ad affermarlo Maurizio Pellegrin, presidente regionale degli installatori di impianti di Confartigianato Imprese Veneto che, rivolgendosi alle famiglie sottolinea: “Nessuna tassa in arrivo. Il limite dei 12 kw fa sì che a essere interessati ai controlli, e quindi al pagamento del costo necessario a effettuarli, siano impianti di condizionamento molto grandi, relativi ad esempio ad impianti industriali, condomini o gruppi di uffici, e non certo quelli nella disponibilità di una singola famiglia che nella stragrande maggioranza dei casi addirittura può disporre di potenze installate negli appartamenti limitate ai 3 KW”.
“La notizia -spiega il Presidente- è il frutto di uno strafalcione nell’interpretazione della norma. All’origine della tassa non c’è un nuovo provvedimento del governo, ma la conosciuta direttiva europea l2002/91/CE, recepita il 15 ottobre di quest’anno con il DM 20/6/2014”. Tale decreto, ricordiamo, è quello con cui il Ministro dello sviluppo economico ha firmato il decreto che fissa al 15 ottobre 2014 la scadenza entro la quale il libretto di impianto per la climatizzazione e il rapporto di controllo di efficienza energetica sugli impianti termici di climatizzazione invernale ed estiva, siano conformi ai modelli di cui al DM 10 febbraio 2014 del Ministro dello Sviluppo Economico.