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MAURIZIO PELLEGRIN: FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER IMPIANTI ENERGIE RINNOVABILI, GAS F E SICUREZZA NEI LUOGHI I LAVORO. PER GLI IMPIANTISTI LA “TEMPESTA BUROCRATICA PERFETTA”

Le imprese del settore impianti sono sul piede di guerra. La questione nasce, come spesso accade con le leggi nel nostro Paese, da una (a nostro avviso scorretta) interpretazione del decreto 28/2011 ed in particolare relativamente alla formazione degli addetti che realizzano impianti a energia rinnovabile: fotovoltaica, biomasse,solare termico, ecc.. Il Ministero dello Sviluppo economico infatti pretenderebbe che, a prescindere da quanti anni sono in attività, tutti i responsabili tecnici o titolari delle imprese, privi di un diploma, laurea o qualifica, siano soggetti all’obbligo formativo. “E’ una scemenza!” afferma Maurizio Pellegrin – Presidente settore impianti di Confartigianato Imprese Veneto-. Come si fa a presupporre che impiantisti affermati ed esperti non siano adeguatamente formati anche se, alle spalle, hanno anni di impianti realizzati a regola d’arte con la piena soddisfazione dei loro clienti? Queste imprese hanno abbondantemente dimostrato capacità professionali sostenendo non uno ma molteplici esami da parte del mercato”. “Si sta creando –prosegue il Presidente- una situazione insostenibile. E’ impensabile che io, come tanti miei colleghi, abbandoniamo i cantieri, in un momento di crisi come quello attuale per giunta, per tornare a scuola e frequentare dei corsi che possono arrivare fino a 80 ore. Rischiamo persino di non poter cogliere le opportunità derivanti dalle ultime agevolazioni concesse dal conto energia dopo aver svolto, come categoria, un’opera importante di promozione presso i nostri clienti”. “La base è in rivolta –prosegue Pellegrin. Stiamo svolgendo diverse Assemblee Provinciali di presentazione della nostra nuova iniziativa: il Portale Impianti di Confartigianato Imprese Veneto, un nuovo strumento di informazione a servizio delle imprese che ottimizza il lavoro delle Associazioni territoriali ed il malcontento che si registra è altissimo. Sembra che per l’impiantistica si stia scatenando una “tempesta burocratica perfetta”. Alla formazione in materia di energie rinnovabili, infatti, si aggiunge la fase di applicazione del cosiddetto Patentino GAS F ovvero l’abilitazione per la manipolazione di gas ad effetto serra che, anche in questo caso, prevede della formazione da sostenere per ottenere la certificazione. E, per finire, c’è anche la formazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro che riguarda, in questo caso, tutte le imprese. Capisco l’importanza di avere imprese all’altezza e competenti –conclude Pellegrin- ma il legislatore deve rendersi conto della realtà e soprattutto ritenere già idonee le imprese operanti”.