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MESE DECISIVO (SU TUTTI I FRONTI)

Palla al centro e si riparte – questo sabato 14 al Menti contro il Brescia – per il girone di ritorno. Una cavalcata che il Vicenza, con i suoi 26 punti, affronta a cinque lunghezze dalla quota playoff e ad altrettante dalla zona pericolo, col vantaggio però di aver recuperato, grazie alla cura Cagni, il pessimo avvio di campionato (3 punti in 8 partite) rimediato con Silvio Baldini in panchina.

Ovviamente, in questo mese di gennaio terranno banco il mercato e le vicende legate a un cambio di proprietà che pare avviato.

L’importante è che questi fattori non incidano più di tanto sulla ritrovata coesione della squadra, testimoniata dalla striscia di otto risultati utili consecutivi proseguita venerdì scorso con il pareggio casalingo (0-0) contro la Reggina, dove a influire sono state anche le assenze forzate – Gavazzi, per esempio – e il peso dei carichi di lavoro d’inizio anno, oltre alla caratura degli avversari. Ad ogni modo, il Vicenza appare ora appaiato in classifica a due compagini importanti come Sampdoria e Bari, e non è poco.
L’inevitabile domanda, a questo punto, è dove potranno arrivare i biancorossi a fine torneo. E, anche in questo caso, proprio gennaio dovrebbe fornire delle utili indicazioni. Dopo il match con un Brescia che pare essersi rimesso a marciare, sono in programma la difficile trasferta contro il Sassuolo (sabato 21), il match al Menti con l’imprevedibile Ascoli (sabato 28) e la visita alla capolista Torino (martedì 31). Abbastanza per saggiare la reale consistenza della compagine di Cagni e la sua possibilità di nutrire ambizioni.