MIOTTO, CONFARTIGIANATO VENETO: “VIA LIBERA ALLA COGARAZIA SINO AL 70% DEI CONFIDI DI 2° GRADO, MA SERVE ALTRO PER FAR SOPRAVVIVERE ALL’AUTUNNO LE NOSTRE IMPRESE”
28/07/2009MIOTTO, CONFARTIGIANATO VENETO: "VIA LIBERA ALLA COGARAZIA SINO AL 70% DEI CONFIDI DI 2° GRADO, MA SERVE ALTRO PER FAR SOPRAVVIVERE ALL'AUTUNNO LE NOSTRE IMPRESE" Dopo la delusione di un Protocollo d'intesa Regione/ABI/Associazioni di categoria/Confidi contenete un pacchetto di misure anti-crisi a favore delle famiglie e delle imprese che giace sul tavolo dell'ABI regionale da oltre quindici giorni in attesa di essere reso finalmente operativo; dopo la cocente sconfitta in tema di commissione di massimo scoperto dovuta al ritiro dei provvedimenti in precedenza inseriti nella "manovra d'estate", giunge per l'artigianato veneto una debole boccata d'ossigeno sul fronte dell'accesso al credito."Con la sottoscrizione del primo accordo da parte della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo con i Confidi di 2° grado dell'Artigianato -annuncia Claudio Miotto, presidente veneto di Confartigianato- viene data concreta attuazione agli interventi della L.R. 11/2001 "Fondo per il rilascio di garanzie, controgaranzie e cogaranzie"".La Regione a fine 2008 aveva stanziato 11 mln. di euro (due dei quali già a disposizione) ai 3 Consorzi di 2° grado dell'Artigianato per intervenire in garanzia a favore delle imprese artigiane favorendo l'accesso al credito a condizioni vantaggiose. E' stata elevata al 70% la garanzia sui finanziamenti da attuare insieme ai Confidi di 1° grado territoriali, a particolari condizioni e più precisamente: Euribor 3 mesi + 2,5% per le aperture di credito in conto corrente e Euribor 3 mesi + 1,5% per i mutui chirografari a 5 anni.Sarà possibile agevolare le esigenze di liquidità e più precisamente: sostegno della gestione corrente; ristrutturazione della garanzia debitoria; consolidamento delle passività bancarie a breve e riequilibrio finanziario."Attendiamo a giorni le firme anche degli altri Istituti che lavorano con i Confidi nel nostro territorio che hanno già assicurato il loro impegno nell'iniziativa. Comunque già da ora -prosegue Miotto- le imprese possono rivolgersi direttamente al loro Confidi di 1° grado di riferimento". "Una boccata di ossigeno -sostiene Miotto- che però è ben poca cosa rispetto al nostro obiettivo di sopravvivere all'autunno. La ripresa potrebbe scattare dalla seconda metà del 2010 e sarebbe gravissimo arrivarci con un tessuto di piccole imprese sfilacciato. Ad esempio dopo le ferie potrebbero esserci problemi sulla tenuta della manodopera perché per alcuni gli ammortizzatori sociali potrebbero esaurirsi"."Sarebbe la condanna a morte dell'artigiano. Un dipendente esperto richiede anni di formazioni, quindi bisogna stringere i denti e mantenere alto il livello di capacità produttiva. Altrimenti corriamo il rischio che, quando la ripresa arriverà, non avremo più manodopera qualificata. Per noi sarebbe un dramma". "La sospensione delle rate dei muti con lo slittamento della quota capitale di 12 mesi -conclude Miotto- attraverso una misura che le banche possano applicare rapidamente e con facilità; allargare la Tremonti-ter anche agli utili che vengono utilizzati per ripatrimonializzare la propria azienda; la sospensione dei criteri di Basilea 2 dimostratisi troppo prociclici e incapaci di vedere la mutazione del mercato, sono tre provvedimenti di assoluto buon senso che ci auspichiamo di vedere entro settembre".