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Nell’ultimo periodo tante le segnalazioni di tentativi di truffe ai danni di anziani.

Da Anap e Confartigianato un appello in vista anche delle prossime festività: “Stiamo vicini ai nostri anziani, come e per quanto possibile, perché l’isolamento ne aumenta la fragilità”. E scrivono anche al Prefetto.

Comunicato  148 – 4  dicembre  2020

“Come se non bastasse il distanziamento fisico, necessario per proteggerli dalle conseguenze della malattia ma difficile umanamente, gli anziani in questo periodo sono anche vittime di personaggi senza scrupoli che approfittano proprio dell’isolamento e della fragilità per tentativi di truffe e inganni”. Commenta così Severino Pellizzari, presidente di Anap – Pensionati di Confartigianato Vicenza, le segnalazioni giunte all’Associazione in questo ultimo periodo. Da qui l’accorato appello dell’Anap, affinché “ognuno faccia la propria parte, per far sapere ai nostri anziani, ai nostri nonni, che, in caso di necessità, possono sempre contare su qualcuno. 

Insieme possiamo fare la differenza e sconfiggere l’altra grande malattia del nostro tempo, appunto la solitudine, che in questo periodo di distanziamento fisico rischia di diventare una trappola insidiosa. Figli, nipoti, familiari e vicini di casa: stiamo accanto ai nostri anziani, in particolare a quelli soli o che vivono situazioni di fragilità perché sono stati malati o hanno subito un dolore. Hanno bisogno di sentire la comunità vicina. Gli anziani sono custodi della memoria, conservano i valori e gli ideali fondamento della convivenza. Basta poco per fare molto: una telefonata, una chiamata utilizzando le tecnologie digitali, una visita, anche un semplice ‘come stai?’ aiutano a vivere meglio e a sentirsi parte attiva di una comunità. E soprattutto quando si ha bisogno, come nei tentativi di truffa, aiutano a sentirsi meno soli.”
Un appello ancora più importante in vista delle festività natalizie e per promuovere il quale Severino Pellizzari e Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, si sono rivolti  anche al Prefetto, Pietro Signoriello.

“Chiediamo a Sua Eccellenza di aiutarci a promuovere questo appello anche nei confronti delle istituzioni del territorio – scrivono Pellizzari e Cavion-: i Comuni hanno fatto molto, il volontariato è stato in prima linea per aiutare gli anziani in difficoltà e consegnando loro beni di prima necessità. Per questo li ringraziamo”. 

A preoccupare l’Anap è il fatto che la solitudine rende gli anziani ancor più facili bersagli di persone senza scrupoli. Un classico caso è la telefonata di un presunto parente stretto (spesso la figlia/il figlio) che si trova in una situazione di emergenza e ha quindi necessità di denaro subito. Fortunatamente la maggior parte di questi tentativi fallisce, ma lasciano comunque nelle vittime strascichi profondi quali una sensazione di grande vulnerabilità, senso di vergogna, insonnia, maggiore fragilità e insicurezza, segnandole nel profondo. 

Da anni, insieme alle Forze dell’Ordine, Anap è attiva con la campagna “Più Sicuri Insieme” per proteggere gli anziani dalla piaga delle truffe.  “Proponiamo incontri nel territorio, diamo informazioni e spieghiamo, con l’aiuto di esperti, come difendersi dai tentativi di truffa – spiega Pellizzari-. É un lavoro importante a beneficio dei nostri soci, ma anche di tutti gli anziani. Dobbiamo ammettere che sta aumentando la consapevolezza di molti anziani, e abbiamo trovato nella Prefettura e nelle Forze dell’Ordine grande collaborazione e disponibilità. Per questo, invitiamo sempre a denunciare i tentativi di truffa. Così facendo adempiamo a un nostro diritto e dovere civico. Tuttavia non è sufficiente. Quando succedono questi casi – continua Pellizzari- le sensazioni sono quelle di rabbia, frustrazione e impotenza, a volte vergogna. Ci si sente insidiati. Anap nazionale ha attivato uno sportello telefonico con psicologi per offrire ai propri soci assistenza e conforto. Ma non basta. Da qui il nostro appello al quale, spero, in tanti vorranno rispondere”.