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NORME AMBIENTALI, DUE IMPORTANTI RISULTATI PER CONFARTIGIANATO VICENZA: L’ASSIMILAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DEGLI ODONTOTECNICI A QUELLE DI USO DOMESTICO E LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLE GARANZIE PER CHI RECUPERA I RIFIUTI INERTI

Doppia soddisfazione per Confartigianato Vicenza in materia di norme ambientali. Grazie anche all’azione dell’associazione, infatti, la Regione Veneto: da un lato ha stabilito che le acque reflue degli odontotecnici non sono più da considerare industriali bensì domestiche, dall’altro ha deliberato una riduzione dei costi delle garanzie finanziarie per chi si occupa di recupero dei rifiuti inerti. Quanto agli Odontotecnici, la decisione mette al riparo dal rischio di incorrere nelle pesanti sanzioni previste per gli scarichi considerati industriali. “Per noi è veramente un bel risultato – spiega Enrico Tolio, presidente provinciale del mestiere- , in quanto ci permette di gestire le nostra attività con un problema in meno, del quale peraltro non avevamo mai compreso il senso. Sembra quasi incredibile, ma fino a ieri i nostri scarichi venivano considerati industriali. Piccoli laboratori, che scaricano quasi nulla, dovevano considerare i propri reflui come quelli di una grande industria. Oggettivamente, un paradosso. Ringraziamo la struttura del Servizio Acque della Regione, che ha analizzato, con la consueta serietà, la questione da noi posta, arrivando ad assimilare le nostre acque reflue a quelle domestiche”.
Anche Gianluca Cavion, delegato per lo Sviluppo sostenibile di Confartigianato Vicenza, esprime la sua soddisfazione: “In questi mesi i nostri funzionari provinciali e regionali si sono confrontati con gli omologhi della Regione, fino ad arrivare alla soluzione del problema. Eravamo rimasti delusi da un decreto ministeriale di febbraio che non aveva incluso l’attività degli odontotecnici fra quelle che potevano considerare le loro acque reflue come domestiche. Per questo abbiamo voluto insistere con la Regione, convinti delle nostre buone motivazioni. E la Regione le ha condivise.”
Cavion ricorda poi un’altra importante vittoria riportata grazie anche all’azione di Confartigianato: la riduzione dei costi a carico delle aziende che effettuano il recupero di rifiuti inerti. Sono state quindi accolte le istanze promosse che lamentavano oneri eccessivi per fideiussioni, polizze assicurative e importi relativi ai rifiuti conferiti agli impianti di recupero.
In luglio una delegazione guidata da Cavion aveva incontrato i funzionari regionali che si occupano della tematica sui rifiuti: “In tale occasione sono state portate avanti alcune proposte: in particolare, la richiesta di rivedere il peso delle garanzie prestate a tutela dell’ambiente per gli impianti di rifiuti inerti.  La Regione del Veneto, che peraltro stava già analizzando la questione, ha condiviso le osservazioni, e ha deciso una importante revisione della delibera precedente”. Il risultato ottenuto prevede la cessazione della richiesta della polizza RC inquinamento, che in precedenza aveva  un massimale di 3 milioni di euro, mentre la polizza fideiussoria per i rifiuti non pericolosi inerti, stoccati negli impianti, si riduce da 0,2 €/cent  a  0,03 €/cent al kg.