Nuovo flop di un click day
Dopo due anni vengono stanziati 76milioni di euro per le imprese dei settori ristorazione, pasticceria e gelateria. La piattaforma apre e poco dopo …. si blocca. Sarà ‘riaperta’ dal 12 marzo
Incollati, senza successo, al computer per quasi tutta la giornata solo per tentare l’invio di una domanda. È la denuncia che arriva dagli uffici di Confartigianato Vicenza che hanno seguito le pratiche per l’invio della domanda di accesso al Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano per conto delle imprese di settore. Uno stanziamento di 76 milioni di euro da tempo atteso dalle imprese e che ha visto Confartigianato impegnata a preparare e assistire chi avrebbe voluto accedere all’incentivo. Di nuovo invece è arrivato puntuale il blocco della piattaforma a conferma che la formula del click day comporta in ogni occasione disfunzioni e limiti, come più volte segnalato da Confartigianato.
“Mi stupisco che nessuno abbia preso in considerazione l’ovvietà della situazione: come si poteva anche minimamente pensare che il sistema supportasse il collegamento e invii di massa? Quale sistema sarebbe stato in grado di reggere? Perciò mi chiedo: perché ricorrere a “click day” visto che già in passato il sistema non ha retto?” si domanda Luca Chemello, presidente dei ristoratori di Confartigianato Imprese Vicenza, pure lui impegnato per 9 ore nel tentativo di inviare la richiesta.
Il Fondo in questione è un incentivo, che arriva dopo un periodo di attesa del bando di oltre di due anni dal primo decreto, rivolto alle aziende dei settori ristorazione, pasticceria e gelateria, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano. Di fatto, però, all’apertura degli invii gli errori di sistema si sono tradotti anche questa volta con l’impossibilità di inserire le domande e utilizzare la misura introdotta dal Ministero dell’agricoltura e sovranità alimentare (Masaf).
Lo sportello cui accedere per presentare le domande, gestito da Invitalia, è stato aperto il 1° marzo, senza alcuna preventiva assistenza, e sin dai primi minuti si è capito che nulla avrebbe funzionato, con grave disappunto di chi una speranza in un click day funzionante l’aveva riposta. Aspettative ben presto deluse: la piattaforma ha sostanzialmente impedito l’inserimento dei dati di accesso, inchiodandosi subito dopo senza dare alcun tipo di indicazione all’utente sui tempi di attesa o sull’esito futuro.
“Per l’ennesima volta ci troviamo a denunciare l’inadeguatezza dello strumento del click day per la gestione delle agevolazioni pubbliche – ribadisce Oliviero Olivieri, presidente del Mestiere Pasticceri e Gelatieri di Confartigianato Imprese Vicenza – Spiace constatare che, anche in questo caso, a nulla è valsa prima una segnalazione all’Antitrust, poi una lettera all’Amministratore Delegato di Invitalia, per evitare la frustrazione di quanti, al mattino di buon’ora e sottraendo tempo al lavoro, piazzano davanti al PC mettendosi nelle mani della sorte, e sperando in un miracolo”.
“Il paradosso è che la domanda per l’incentivo – prosegue Olivieri- potrebbe essere fatta d’ufficio perché chi la presenta ha tutte le caratteristiche richieste. E invece no, si costringe a una corsa al foto finish: una situazione a dir poco frustrante, iniqua e che porta qualcuno a rinunciare a priori”.
Nel frattempo Masaf e Invitalia hanno annunciano la riapertura dello sportello dal 12 marzo fino al 13 maggio (inizialmente era fino al 30 aprile) per inserire la domanda.
“Una pezza che non copre tutti i buchi – il commento di Olivieri e Chemello-. Perché adesso si tratta di capire: Quante erano le imprese che già avevano presentato la domanda? Le richieste inviate sono salvate o bisognerà rifare tutta la procedura? Quelle che lo faranno dal 12 marzo andranno in coda a quelle casualmente andate a buon fine il 1 marzo? Se qualcuno ha intenzione di prendere le attrezzature di cui ha bisogno e il bando non è retroattivo non avrà diritto al bonus? Chi assicura la regolarità della composizione della graduatoria. Domande legittime alle quali vorremmo avere risposte chiare e celeri, senza contare il fatto che le risorse (se non già esaurite) lo saranno nell’arco di pochi minuti. A causa, e per tutto ciò, il rischio ricorsi va perciò a moltiplicarsi”. “Nel frattempo – concludono i due presidenti- non resta che prepararsi a un nuovo giorno passato davanti al portale Invitalia, sempre incrociando le dita che tutto vada per il meglio”.