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Botteghe orafe – Una sfida per il futuro

Marangon (orafi Veneto e Vicenza): “Sette webinar per sviluppare un nuovo modello di business in collaborazione con Strategy Innovation srl, spin off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia”

Sette webinar (si parte il 20 febbraio con “’L’importanza del Made in Italy all’estero”), sei relatori di caratura internazionale, almeno un centinaio di imprese artigiane coinvolte e un partner d’eccezione, come Strategy Innovation srl Spin Off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Sono i numeri di “Botteghe orafe – Una sfida per il futuro” il ciclo formativo che ha come obiettivo sviluppare un nuovo modello di business per l’ecosistema del gioiello made in Italy. Organizzato dal direttivo regionale orafi di Confartigianato Imprese Veneto, il progetto è rivolto ai titolari o soci di imprese artigiane che svolgono attività di produzione e distribuzione al dettaglio o all’ingrosso. Gli eventi avranno la funzione di sensibilizzare e coinvolgere le aziende orafe ad avviare percorsi di innovazione strategica.

Gli argomenti trattati saranno: il valore del gioiello Made in Italy, il design, la sostenibilità e la distribuzione del prodotto, le strategie comunicative digitali e la creazione di reti d’impresa. Interverranno relatori qualificati tra i quali professori universitari, consulenti e CEO di importanti realtà che lavorano nel settore della comunicazione e della brand identity. I webinar si terranno con cadenza settimanale a partire dal 20 febbraio 2023 sino al mese di aprile.

“Il percorso – racconta il presidente del Gruppo Orafi Argentieri di Confartigianato Imprese Veneto e presidente del Sistema Oreficeria e Gioielleria di Confartigianato Imprese Vicenza, Piero Marangon- ha previsto inizialmente un’analisi del contesto di riferimento del settore ed una ricerca sui principali dati per interpretare l’andamento delle variabili chiave e posizionamento dei competitor. Ricerche condotte da Strategy Innovation srl unitamente ad alcune interviste agli imprenditori del settore. Abbiamo avuto così modo non solo di disporre di dati relativi alle caratteristiche principali della domanda e dell’offerta, ai mercati e ai competitor ma anche di validare dal punto di vista scientifico le criticità percepite dal settore nonché i principali motivi che hanno portato all’attuale complessità competitiva e alla contrazione dei profitti”.

“Abbiamo individuato tre tipologie di imprese artigiane – prosegue -: quelle con distribuzione al dettaglio, con produzione e distribuzione all’ingrosso e infine i produttori, aziende ben strutturate in termini di addetti e tecnologie -spesso dispongono di marchio proprio- che esportano all’estero grandi quantitativi di prodotti e quindi meno soggette a eventuali trend negativi di mercato. E predisposto un progetto strutturato che potesse fornire risposte e soluzioni a queste imprese. Abbiamo quindi sviluppato un percorso ambizioso di innovazione strategica dell’intero comparto, puntando sui punti di forza degli associati per rispondere alle sfide strategiche attuali e future”.

La partecipazione agli eventi è gratuita previa iscrizione.