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Panchina Rossa al Tribunale di Vicenza per dire stop Violenza di Genere

E sono sette. Tante sono le panchine rosse che, tra città e provincia, spiccano in luoghi pubblici e significativi per il contesto in cui si collocano. L’ultima in ordine di tempo è stata installata in un’area che porta con sé l’importanza di non tacere sulla violenza di genere: il Tribunale di Vicenza.

In occasione della settimana in cui ricorreva la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”, infatti, Confartigianato Imprese Vicenza e Allianz Bank hanno consegnato alla Città una panchina rossa che è stata installata, appunto, nell’area del Tribunale di Vicenza. Prosegue così il progetto culturale, voluto e avviato in collaborazione con il Movimento Donne Impresa, per ribadire forte e chiaro la necessità di prevenire e denunciare situazioni di violenza di genere che, purtroppo, continuano a riempire le pagine dei giornali e che non conoscono differenze di età, etnia e livello socioculturale. 

Una consegna, questa della nuova panchina, nata in collaborazione con Allianz Assicurazioni in occasione di un incontro svoltosi all’interno del progetto Generazioni(e) d’Impresa, rientrante nel bando “P.A.R.I. – Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l’equilibrio di genere”, che aveva avuto ospite Paola Pietrafesa, amministratore delegato di Allianz Bank Financial Advisors (banca rete del Gruppo Allianz in Italia).

“Il Movimento donne Impresa di Confartigianato Vicenza, attivo nella promozione di attività formative e di sensibilizzazione, continuerà a lavorare per stimolare la riflessione sul ruolo delle donne nel mondo imprenditoriale e civile. Il nostro impegno riguarda la promozione di un cambiamento culturale che deve partire da ognuno di noi” ha affermato la Presidente del Movimento, Sabrina Pozza, aggiungendo: “Con questa iniziativa si ribadisce l’importanza di unire le forze, creando una rete di sostegno che coinvolga tutti i settori della società. La panchina rossa porta con sé un potente messaggio: un invito a fermarsi, pensare e, soprattutto, agire. Le forze dell’ordine, sempre più impegnate in attività di sensibilizzazione e sostegno alle vittime, trovano in questo gesto un’ulteriore occasione per ribadire la propria vicinanza a chi subisce abusi e violenze. L’ impegno non è solo fermare i responsabili di crimini, ma anche creare una rete di supporto che possa garantire alle donne una via d’uscita sicura.
“Una consegna ‘annunciata’, questa nuova panchina, proprio nell’ambito del convengo di aprile dedicato a ‘La cultura finanziaria come strumento di indipendenza’, perché la mancanza di autonomia economica è uno di fattori di rischio per tante donne costrette, appunto per mancanza di mezzi, a rimanere con compagni violenti”, ha commentato il presidente di Confartigianato Vicenza, Gianluca Cavion. Puntualizzando poi:“La scelta del luogo ha lo scopo di sostenere le forze dell’ordine, le istituzioni locali e le associazioni che si battono contro la violenza di genere. La panchina rossa, come ogni altra, rappresenta un invito a riflettere sulla gravità della violenza sulle donne, ma anche un omaggio a chi ogni giorno combatte per la difesa dei diritti e della sicurezza della comunità. Posizionare la panchina nell’ingresso al pubblico al Tribunale rafforza il messaggio di condanna alla violenza di genere e ricorda l’importanza della denuncia di queste situazioni”. 

“La nostra struttura – ha aggiunto il presidente- è composta da imprese in cui il personale è parte della ‘famiglia’ e, come in ogni famiglia, ogni componente si prende cura degli altri. È importante sapere quindi che anche nei luoghi di lavoro si possono trovare supporti e aiuti in caso si vivano, o si conoscano, situazioni di violenza, sia essa fisica che psicologica. Un’attenzione verso la persona e l’impegno sociale che non sono nuovi a Confartigianato, da sempre protagonista e promotrice del benessere delle comunità in cui opera. In questo senso, anche momenti di approfondimento possono favorire la discussione sul tema della violenza di genere: è stato il caso della serata della Scuola Genitori che ha visto ospite la profiler Roberta Bruzzone, che ha parlato di relazioni e persone ‘tossiche’ e di come riconoscerle e difendersi”.
“Le panchine rosse di Confartigianato sono un segno importante, di grande significato e visibilità: perché sono presenti tutti i giorni, rompendo la nostra quotidianità che spesso rimuove il dramma della violenza contro le donne, che invece non conosce tempi, spazi, non distingue situazioni economiche e sociali – ha aggiunto la vice sindaca e assessora alle Pari Opportunità del Comune di Vicenza, Isabella Sala -. Le panchine ci ricordano che esiste un numero telefonico attivo h24, il 1522, con il quale si può chiedere aiuto, anche semplicemente per capire se e come si possa avere bisogno di aiuto. Perché la violenza è spesso subdola, non solo fisica, ma anche psicologica ed economica. Ringraziamo Confartigianato, che prosegue in questa grande opera di sensibilizzazione estesa nella nostra provincia, consapevoli che solo insieme, istituzioni, imprese, associazioni, cittadinanza tutta, si possa essere a fianco di chi ha bisogno”.

Nel suo intervento il presidente del Tribunale, Luigi Perina ha ringraziato i promotori dell’iniziativa a nome anche delle istituzioni legate all’ufficio giudiziario e del personale “condividendone integralmente lo scopo. L’elemento simbolico e visivo della panchina rossa posizionato davanti e all’ingresso del Tribunale, ossia in un luogo particolarmente significativo e dove moltissime persone passano per tutt’altre vicende, dovrebbe fungere da  momento di riflessione su questo problema che non è solo culturale ma sta diventando anche un problema sociale di una certa importanza”. “Ciò nella speranza – ha continuato Perina- della crescita comune della sensibilità alla tematica contro le violenze anche e non solo psicologiche sulle donne”.
Dal canto loro Elena Sollazzo, componente della Sezione Famiglia, e Roberto Venditti, presidente della Sezione Penale, del Tribunale hanno illustrato l’attività e l’impegno quotidiano a tutela delle vittime di violenza. Un fenomeno, è stato detto, che rispetto a una decina di anni fa è in aumento, anche per l’emersione di fatti che un tempo magari venivano taciuti e ‘tollerati’. 

“La consegna della panchina rossa è un gesto concreto che testimonia l’attenzione di Allianz Bank che da tempo si dedica ai temi di educazione finanziaria e indipendenza economica, che sono anche in questo caso una rappresentazione della voce di libertà per le donne. Nello specifico, all’interno della propria rete di Consulenti Finanziari, Allianz Bank da tempo spinge l’empowerment femminile per promuovere la crescita organica e professionale delle donne che fanno parte della rete della Banca. La consegna della panchina dimostra la presenza di Allianz Bank sul territorio, dove resta al fianco dei propri consulenti finanziari e dei clienti non solo come guida nei patrimoni e negli investimenti ma anche con iniziative di carattere sociale”, ha dichiarato Elisa Collazuol, Area Manager Triveneto di Allianz Bank.
Alla cerimonia di consegna ufficiale della panchina rossa erano presenti anche il Questore, Dario Sallustio, e il Prefetto, Salvatore Caccamo, di Vicenza, e i Comandanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. 

(La panchina è stata realizzata dall’artigiano Fabiano Santuliana)