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PENSIONI D’ORO: SECCO NO DALL’ANAP AL BLOCCO DELLE INDICIZZAZIONI IPOTIZZATO DAL MINISTRO GIOVANNINI

Il presidente dell'Anap vicentina, Gino Cogo
E. Giovannini - Photo Pres. della Repubblica

«Bloccare l’indicizzazione delle “pensioni d’oro” non serve, neppure minimamente, a risolvere i problemi del Paese come non è servito bloccare l’adeguamento Istat sulle pensioni superiori a 1486 € mensili».

«Se si vogliono trovare le risorse per far ripartire l’economia, il governo non tartassi ancora una volta i pensionati che tanto hanno già dato in questo tempo di crisi (3% in meno di recupero dell’inflazione), ma porti avanti quei provvedimenti, di ben altra portata, che sono stati accantonati negli anni».
È quanto ha detto il presidente dell’Anap di Confartigianato Vicenza, Gino Cogo, riferendosi alle dichiarazioni del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Enrico Giovannini, circa la possibilità di bloccare l’aggiornamento Istat a seguito della decisione della Corte Costituzionale di bocciare il “contributo di solidarietà” stabilito a suo tempo.
«Il governo rivolga il suo sguardo altrove e, soprattutto, abbia un po’ più di coraggio; si impegni ad attuare quelle riforme che non hanno il carattere della contingenza, ma che sono davvero strutturali per la crescita del Paese. Sarebbe opportuno – dichiara Cogo – che il governo pensasse a definire i costi standard in ambito sanitario, che attuasse azioni mirate e concrete per una seria riforma delle autonomie locali, che applicasse con serietà istituzionale dei tagli significativi ai cosiddetti costi della politica o che si occupasse di alienare i beni pubblici inutilizzati. È facile – conclude Cogo – prendersela con chi non ha altre armi per difendersi, se non quella del voto, ma certo non è giusto e neppure produttivo visto il ruolo che i pensionati svolgono all’interno della famiglia e l’esiguità dei risparmi che, a seguito di questi provvedimenti ipotizzati dal ministro, si otterrebbero».