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PER UN FUTURO ARTIGIANO: DUE SERATE GRATUITE DI FORMAZIONE SU TEMATICHE ATTUALI

L’organizzazione aziendale vista nel suo insieme può e in alcuni casi deve essere motivo di differenziazione concorrenziale e area di recupero di efficienza anche per le imprese artigiane. Sapersi avvalere, se necessario, di tecniche manageriali e di nuove e più approfondite conoscenze, può assicurare all’azienda un vantaggio competitivo.

Per questo motivo la Confartigianato Vicenza, attraverso i suoi mandamenti di Bassano e Marostica e ripercorrendo la positiva esperienza di qualche mese fa, ha organizzato due serate formative su tematiche attuali e riservato agli imprenditori artigiani, che si svolgeranno lunedì 28 novembre alle 20.30 all’Auditorium Vivaldi di San Giuseppe di Cassola con il prof. Stefano Micelli (docente di economia e gestione delle imprese all’università di Cà Foscari di Venezia e recente autore del libro “Futuro Artigiano”) e martedì 6 dicembre alle 20.30 alla sala riunioni dell’ex Opificio Baggio a Marostica con Diego Dalla Palma (imprenditore, scrittore, comunicatore di successo).

«L’impresa sovente è cresciuta sulle competenze specialistiche dell’imprenditore – affermano i due presidenti mandamentali di Bassano e Marostica, rispettivamente Sergio Serradura e Valter Marcon -. Queste, che hanno garantito all’azienda lo sviluppo e il successo, possono nel tempo dimostrarsi limitate perché anche altre conoscenze e abilità sono necessarie. L’azienda cambia fisionomia nel tempo e con essa deve cambiare anche l’imprenditore. Deve “fare” meno, “coordinare” di più, “pensare” molto di più. Ben più importante è tuttavia saper analizzare le necessità organizzative attuali e future della propria azienda e progettare l’assetto strutturale più coerente.
Con questa iniziativa -evidenziano i due Presidenti- vogliamo offrire ai partecipanti la possibilità di incontrare relatori di grande capacità ed esperienza a cui potranno rivolgersi senza difficoltà e in maniera diretta. Tutto questo allo scopo di creare nuovi stimoli nel processo decisionale che, in siffatti contesti, si caratterizza per un approccio prevalentemente intuitivo e basato sull’esperienza. Lo sviluppo manageriale della piccola e media impresa derivante dall’introduzione di nuove conoscenze, oltre a migliorare la qualità delle decisioni, è fondamentale per sviluppare un linguaggio comune e un metodo di lavoro condiviso, per misurare e valutare il contributo dei singoli, per rendere più stimolante e attrattivo il lavoro anche per i giovani collaboratori».
Serate formative quindi riservate a tutti, artigiani senior e junior.
«Secondo noi – concludono Serradura e Marcon -, i giovani successori necessitano di conoscere a fondo il modello di business delle generazioni precedenti per capire se le scelte fatte in passato permetteranno all’impresa di mantenere un vantaggio competitivo anche per il futuro.
Essi devono capire il valore intrinseco dell’azienda di famiglia e cogliere appieno il privilegio di fare impresa e di appartenere a una proprietà familiare. Non solo. I giovani della nuova generazione devono anche imparare a conoscere se stessi in modo da valorizzare le proprie potenzialità e lavorare sui propri punti deboli. Devono imparare a conoscere il contesto aziendale e a relazionarsi con efficacia con i genitori, con i familiari coetanei, con i collaboratori, in modo da legittimarsi e da contribuire al successo del sistema impresa – famiglia. Devono insomma aprirsi alle relazioni con il mondo esterno».