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PIANO CASA. ZORZATO (NCD): GRAZIE A BASSANI DI CONFARTIGIANATO PER RICONOSCIMENTO VERSO NOSTRO PIANO

Il Presidente Bassani prende posizione sugli aspetti positivi della legge di stabilità e la cosa non passa inosservata ai “piani alti” della Regione Veneto.

(Arv) Venezia 22 ott. 2014 – “Apprendo con soddisfazione da notizie di agenzia che la Confartigianato del Veneto fa riferimento al Piano casa ter della Regione del Veneto come buona prassi per incentivare il recupero edilizio e sostenere il settore. Di fatto un primo tassello propedeutico agli interventi in favore del comparto edilizio che il Governo propone nel decreto Sblocca Italia e che riguardano in particolare gli aspetti fiscali legati alle ristrutturazioni in casa”. Lo afferma il vicepresidente della Regione del Veneto Marino Zorzato (NCD), che sottolinea: “Ringrazio il presidente degli edili di Confartigianato Paolo Bassani per questo riconoscimento nei confronti di una legge regionale (il Piano casa appunto) da noi fortemente voluta e che nella nostra Regione negli ultimi anni ha contribuito a sostenere il settore delle PMI e degli artigiani che lavorano in questo campo muovendo un’economia da 5 miliardi di euro. Proprio ieri, nel lanciare politicamente in Consiglio regionale la nuova legge contro il consumo di suolo sostenuta dalla maggioranza e soprattutto dall’intergruppo che ruota attorno al Nuovo centro destra, – puntualizza Zorzato – ho sottolineato come il piano casa abbia avuto un altro effetto: quello di contenere drasticamente i terreni occupati da nuove costruzioni, un effetto del ricostruire sul costruito”. Il piano casa secondo il vicepresidente e assessore all’urbanistica della Regione ha portato ad un consumo di suolo pari ad un centesimo di quello previsto nei PRG dei comuni del Veneto, ovvero ben 100 milioni di metri quadri (di cui 6 milioni a Padova e 4 a Venezia). “Fortunatamente si tratta di previsioni urbanistiche dei Piani regolatori dei comuni non utilizzate – conclude Zorzato – E il Piano casa ha dimostrato che si può costruire, fare economia, mantenere posti di lavoro e rendere più belle le nostre case e le nostre città, senza consumare altro suolo e senza rovinare il paesaggio”.