POLIZIA STRADALE E CONFARTIGIANATO TRASPORTI DEL VENETO ASSIEME PER LA SICUREZZA STRADALE
L’impegno per la sicurezza stradale è alla base dell’intesa sottoscritta stamani, martedì 18 ottobre presso la sede regionale della Polstrada a Padova, tra Michele La Fortezza Comandante del Compartimento Polizia Stradale del Veneto, Giuseppe Sbalchiero e Maria Teresa Faresinrispettivamente Presidente regionale Confartigianato Imprese Veneto e della categoria Autotrasporto.
L’intesa che riguarda la realizzazione di corsi di formazione e di materiale didattico originale ed informativo per gli autisti, siano essi titolari che dipendenti di imprese di autotrasporto conto terzi e in conto proprio, suggella un percorso sperimentale di collaborazione in atto in tutta la regione tra la Confartigianato e Polstrada già da diversi mesi.
Da qui a fine 2012 le Parti organizzeranno incontri di approfondimento aventi per oggetto in particolare le modifiche al Codice della Strada introdotte con il D. L.vo 120/2010 e la normativa europea in materia sociale relativamente ai tempi di guida e di riposo. I seminari ed i corsi saranno tenuti presso le sedi e strutture di volta in volta individuate dalle Associazioni/Unioni Provinciali e territoriali aderenti alla Confartigianato del Veneto. Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
”La sicurezza stradale non può essere perseguita solo attraverso la repressione dei comportamenti illeciti, ma deve poter contare sulla partecipazione consapevole di tutti gli attori interessati: percorsi formativi come questo, rivolti agli utenti che operano nel settore dell’autotrasporto, devono essere considerati un investimento per il futuro volto alla realizzazione della cultura della sicurezza e della legalità tra quanti trascorrono gran parte della loro vita sulle strade. L’analisi dei dati INAIL del 2009 evidenzia come il 55% delle morti sul lavoro si verifica in strada nello svolgimento di un ‘attività che richiede l’uso di un automezzo o per il raggiungimento del posto di lavoro. E’ un dato che fa riflettere e che ci obbliga a mettere in campo ogni risorsa disponibile a tutela della vita umana”.
“Questa importante intesa con la Polstrada del Veneto – precisa Giuseppe Sbalchiero presidente di Confartigianato Imprese Veneto- si inserisce a pieno titolo nel nostro costante impegno per la sicurezza completando un quadro che abbiamo costruito negli anni anche attraverso gli Enti bilaterali Ebav e Ceav. La sicurezza negli ambienti di lavoro è da perseguire con la massima efficacia curando le relazioni con i soggetti istituzionali. In questo senso il rapporto con la Polstrada del veneto ci apre orizzonti nuovi di impegno e collaborazione”.
L’autotrasporto professionale – conclude Maria Teresa Faresin, Presidente regionale Autotrasporto – considera la sicurezza il presupposto fondamentale dell’attività tanto da aver voluto l’introduzione dei costi minimi. La salvaguardia della sicurezza, in altre parole, passa anche attraverso il rispetto di determinati costi con la fissazione di una soglia minima sotto la quale la sicurezza rischia di essere compromessa”.
La Regione Veneto e l’Autotrasporto dopo l’entrata in vigore della legge 120/2010
L’entrata in vigore delle disposizioni di riforma di cui alla 120/2010 se ha fatto registrare nel primi mesi dell’anno una flessione del fenomeno infortunistico pari a circa l’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2010, facendo registrare in particolare una flessione del 18% degli incidenti mortali (100 vite salvate) e dell’11% degli incidenti con lesioni personali (2140 feriti in meno), non ha prodotto analoghi significativi risultati in termini di riduzione delle violazioni accertate, in particolare nell’ambito del trasporto professionale.
Nonostante l’incremento del numero dei controlli su strada dei veicoli commerciali effettuati dalla Polizia Stradale, anche mediante la realizzazione di appositi dispositivi di controllo sul trasporto merci che hanno previsto il concorso del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti attraverso l’utilizzo dei C.M.R. (Centri Mobili di Revisione) per la verifica dello stato di efficienza dei mezzi, si è mantenuto piuttosto elevato il numero delle sanzioni contestate per mancanza di rispetto delle regole nel settore dell’autotrasporto merci.
Anche sul versante dell’incidentalità si è registrato un analogo fenomeno: rispetto ad una generale diminuzione del numero delle vittime, gli incidenti mortali con coinvolgimento di mezzi pesanti nel 2010 sono aumentati del 22% (44 vittime in più rispetto al 2009).
Per quanto riguarda l’incidentalità il dato Veneto evidenzia un riduzione del numero complessivo degli incidenti, compresi quelli in cui sono rimasti coinvolti mezzi pesanti, ma non delle infrazioni accertate nell’ambito dell’azione di controllo del trasporto merci professionale che ha visto un incremento pari all’8% rispetto all’anno precedente.
E’ di tutta evidenza dunque come l’azione di repressione svolta, per quanto sia stata resa più pressante dall’entrata in vigore delle nuove norme del cds, da sola non sia sufficiente a realizzare la più amplia sicurezza dei trasporti e della circolazione stradale e a debellare l’abusivismo del settore a vantaggio della libera concorrenza (Reg CEE 561/2006).
Si è reso dunque necessario individuare nuove e più ambiziose strategie di intervento che vedano il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti: le Associazioni di categorie, gli autotrasportatori e la Polizia Stradale non solo deputata ai controlli, ma anche in possesso di un patrimonio di conoscenze e di esperienza che possono e devono essere messe a fattor comune al fine di favorire la diffusione tra quanti trascorrono gran parte della loro vita sulle strade, di una cultura della sicurezza e della legalità.
Saranno impegnati nell’attività formativa qualificati Funzionari e Ispettori in forza a tutto il Compartimento Polizia Stradale del Veneto che incontreranno autisti, titolari e dipendenti di imprese dell’autotrasporto in tutta la regione, sacrificio che si ritiene rappresenti un investimento necessario a favore della sicurezza stradale e della libertà di circolazione di quanti ogni giorno attraversano le nostre strade.
Peraltro il Veneto è una regione intensamente urbanizzata con un policentrismo produttivo diffuso dove il reticolo autostradale insufficiente ed una viabilità più legata al passato rurale che alle esigenze di mobilità moderne. Basti pensare agli assi portanti nord sud / est ovest che giustificano il passante e richiedono la realizzazione della pedemontana veneta.
L’autotrasporto è la modalità dominate con quasi l’80% delle merci che viaggiano su gomma. Gli autotrasportatori sono vittime del loro successo non essendoci un equilibrio tra le altre modalità. Viene quantificato che per ogni punto di aumento di PIL il traffico commerciale cresce di 3 punti.