Possagno, Antonio Canova e la statua perduta di George Washington
A Possagno di Treviso, in questi giorni, si è inaugurata una mostra che ancora una volta mette in luce alcune opere di Antonio Canova, il genio del Neoclassicismo italiano. L’attenzione è focalizzata sulla scultura del Presidente Washington, opera che si può ammirare fino al 28 aprile 2019.
L’iniziativa è curata da Mario Guderzo, Direttore della Gypsotheca e Museo Antonio Canova, in collaborazione con Xavier F. Salomon, Chief Curator della Frick Collection.
La mostra è approdata a Possagno direttamente da New York dopo il successo al Museo Frick Collection. L’evento congiunto ha voluto celebrare i 200 anni dalla produzione del modello per il monumento al primo Presidente americano. L’esposizione, ospitata negli spazi della Gypsotheca e Museo Antonio Canova, rende onore al grande scultore italiano, primo ambasciatore per l’arte italiana in America.
Era il 1816 quando il Parlamento di Raleigh, nella Carolina del Nord, che voleva collocare una statua, a figura intera, di George Washington nella sala del Senato, incaricò Thomas Jefferson di ricevere lo scultore che meglio riuscisse in questa commissione. Jefferson era convinto che nessuno scultore americano fosse all’altezza dell’incarico e, per questo, propose il nome di Antonio Canova, uno degli artisti europei più celebri. Canova accettò l’incarico perché “Washington era un galantuomo”. Egli rappresentò il primo Presidente degli Americani nelle vesti di un condottiero romano, mentre sta scrivendo la rinuncia al suo terzo mandato. Un evento eccezionale, forse unico, quello della rinuncia di Washington: che un uomo politico rinunciasse al potere in nome di un ideale di libertà era davvero grandioso.
L’opera venne svelata nel 1821, nel Campidoglio di Raleigh, e il plauso fu tale da richiamare visitatori da ogni dove. Solo un decennio più tardi un tragico incendio divampò nel Palazzo del Parlamento, riducendo la statua in un ammasso di frammenti.
La mostra di Possagno ripercorre la storia del capolavoro perduto, probabilmente il monumento pubblico meno conosciuto fra quelli eseguiti da Canova. Per la prima volta si vedono insieme il modello preparatorio, in gesso, a grandezza naturale e quattro modellini preparatori con i relativi disegni e le incisioni di traduzione. A completamento dell’esposizione due busti di Jefferson e Washington realizzati da Hudon, due ritratti dipinti dei due Presidenti americani, le prime idee di sviluppo per un monumento presidenziale e tutta la letteratura conosciuta su questo capolavoro.
Nello stesso periodo, è possibile anche visitare altre due iniziative espositive: “Romano Vio nuovo Canova” e Canova by Fabio Zonta”.
Sono previste anche conferenze e visite guidate tematiche alla mostra: l’11 novembre “La figura di George Washington” con Xavier F. Salomon, Chief Curator della Frick Collection; il 25 novembre “Il restauro della scultura di George Washington” con Mario Guderzo, Direttore della Gypsotheca e Museo Antonio Canova e Giordano Passerella, restauratore.