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PREMI RC AUTO SEMPRE PIÙ ALTI. I CARROZZIERI DI CONFARTIGIANATO CHIEDONO LA RIFORMA DELL’INDENNIZZO DIRETTO

«Subito la riforma dell’attuale sistema del risarcimento diretto previsto dal Codice delle Assicurazioni Private». Lo chiede l’Associazione Nazionale Carrozzieri di Confartigianato.

 

Che sottolinea: «Anche il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, nella sua relazione annuale di pochi giorni fa, ha confermato la necessità di intervenire con una riforma di sistema che rilanci la competizione tra compagnie assicurative che riduca i costi per i consumatori, sostenendo il sostanziale fallimento del meccanismo dell’indennizzo diretto».
Secondo l’Associazione Nazionale Carrozzieri, a quattro anni dalla sua entrata in vigore nel febbraio 2007, la procedura di risarcimento diretto in caso di incidente automobilistico (cioè l’obbligo di richiedere l’indennizzo alla propria assicurazione) prevista dal Codice delle Assicurazioni Private ha fallito l’obiettivo di ridurre i premi delle polizze RC Auto. Infatti, dal 2009 al 2010 si sono registrati aumenti del 15% dei premi assicurativi, con punte del 25% per gli autoveicoli e del 35% per i motocicli. Come se non bastasse, i tempi di liquidazione dei danni si sono allungati.  
L’Associazione dei Carrozzieri di Confartigianato chiede pertanto che vengano posti all’ordine del giorno e discussi i due disegni di legge presentati alla Camera e al Senato per modificare l’attuale sistema del risarcimento diretto.
I carrozzieri chiedono che i cittadini siano liberi di scegliere la procedura del risarcimento diretto, sia nella fase giudiziale che in quella stragiudiziale, oppure di richiedere l’indennizzo all’assicurazione del responsabile del danno. Inoltre sollecitano l’abolizione del rimborso “in forma specifica” che permette di ottenere la riparazione gratuita dell’auto attraverso officine convenzionate con la propria compagnia. Anche in questo caso, secondo Confartigianato, i cittadini devono avere il diritto di scegliere il carrozziere di fiducia per la riparazione dei danni. Le norme sollecitate dai Carrozzieri di Confartigianato eviterebbero il rischio che si concretizzi un abuso di posizione dominante da parte delle assicurazioni. Secondo l’Associazione, infatti, oggi le compagnie assicurative decidono le tariffe delle polizze RC auto, possono imporre da chi far riparare l’auto incidentata, condizionano l’importo del risarcimento e le tariffe orarie delle officine, intervenendo sostanzialmente nella determinazione dei tempi di riparazione. Tutto ciò vìola i principi di libero mercato e di libera concorrenza tra le imprese di autoriparazione, con il rischio reale di una mancanza di tutela dei diritti dell’assicurato dal punto di vista della qualità e affidabilità della riparazione, elementi indispensabili ai fini della sicurezza stradale.
Le storture del sistema del risarcimento diretto – fanno rilevare i Carrozzieri di Confartigianato – sono dimostrate anche dalle numerose denunce presentate dall’Isvap (l’organo di controllo delle assicurazioni) all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dal crescente numero di multe che l’ISVAP ha comminato alle compagnie di assicurazione per accertata scorrettezza nei procedimenti liquidativi  e della maggior frequenza dei casi di contenzioso. Senza dimenticare che la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 180/2009 e l’ordinanza n. 154 del 26 aprile 2010, si è espressa a favore della “facoltatività” del sistema di risarcimento diretto dei danni in caso di incidente automobilistico.