PRESENTATO IL NUOVO PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FONDO SOCIALE EUROPEO 2014-2020
“Il nuovo programma operativo regionale (POR) del Fondo sociale europeo destina al Veneto 764 milioni di euro nel periodo 2014- 2020. È una grande opportunità per noi tutti: per il buon lavoro, per il rafforzamento delle imprese a partire dal capitale umano, per avere nuove chance di uscita dalla crisi e dare vera speranza ai nostri giovani, un’occasione che il governo veneto coglierà fino in fondo perché il lavoro è la nostra parola d’ordine e le risorse saranno indirizzate a quest’obiettivo”. Lo ha detto l’Assessore regionale all’istruzione, lavoro e alla formazione professionale Elena Donazzan nel corso di una conferenza stampa, tenutasi a Venezia, nella sede regionale del Palazzo Grandi Stazioni, di presentazione del POR per il Veneto del Fondo Sociale Europeo 2014-2020, approvato dalla Commissione Europea nel dicembre scorso. Ad affiancare l’Assessore c’erano Cinzia Masina della Direzione generale Occupazione, Affari sociali e Inclusione della Commissione Europea, e Santo Romano responsabile del dipartimento regionale istruzione, formazione e lavoro. Il documento traccia per i prossimi anni le direttrici di azione della politica regionale in ambiti che impattano direttamente sulla vita dei cittadini, innanzitutto il lavoro e l’occupazione e la formazione professionale il cui sbocco deve essere un’occupazione immediata e sicura. Le risorse complessive di 764 milioni di euro (50% finanziato dal Fondo Sociale Europeo, 50% è in carico al Fondo Nazionale per il 70% e al Fondo Regionale per il 30%) sono suddivise in assi: 305.612.728 euro per l’occupabilità, 152.806.364 per l’inclusione sociale e la lotta contro la povertà, 252.130.502 per l’istruzione e la formazione, 53,4 milioni di euro per la capacità istituzionale. “Abbiamo presentato il POR davanti al sistema veneto delle imprese, delle associazioni, dei lavoratori – ha sottolineato Donazzan – perché il Veneto è un sistema aperto, che dialoga e costruisce tra tutte le sue componenti. Questa è la nostra cifra positiva che fa anche la differenza con altre regioni del nord est, per esempio il nostro tasso di disoccupazione è del 6,6% a fronte dell’8,5% in Emilia e dell’8,7% in Friuli”. Cinzia Masina ha espresso apprezzamento per l’azione della Regione Veneto e ricordato che il Fondo Sociale Europeo è uno strumento che serve alle istituzioni locali e nazionali per investire sul capitale umano e che “a disposizione dell’Italia ci sono 10 miliardi di euro per il FSE, che diventano 40 miliardi se assommati agli altri fondi e che è imperativo usarli bene e conseguire risultati di qualità nell’ambito delle politiche che l’Europa si è data nel programma 2020”. Santo Romano ha annunciato l’emissione di alcuni bandi già entro aprile per destinare circa 50 milioni di euro: 25 milioni riguarderanno bandi per combattere la disoccupazione, 19 milioni per la riqualificazione e l’aggiornamento di lavoratori e imprenditori, 3,8 milioni per l’outplacement (il riorientamento lavorativo di circa 2000 persone) e 2,5 milioni di euro per gli studenti dei percorsi di alternanza tra scuola e lavoro. Le principali sfide su cui si concentrerà l’azione del POR sono: prevenire e ridurre la disoccupazione di lunga durata; favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi; aumentare l’occupazione dei giovani e contrastare il fenomeno dei NEET; promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, anche attraverso il sostegno alla domanda di servizi di cura; incrementare l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro nei soggetti svantaggiati. Gli sforzi sono focalizzati all’80% sulle assolute priorità dell’occupazione, in particolare giovanile. Il testo del POR FSE 2014-2020 è consultabile su www.regione.veneto.it, nella sezione alla voce “Programmazione Comunitaria”.