Proroga Superbonus. Lovato: “3 mesi in più per evitare alle imprese, e ai cittadini, contenziosi che si traducono in perdite di tempo e di denaro”. Nel vicentino a fine 2023 si stimano ancora aperti 380 cantieri condominiali.
“Non si può avviare un lavoro e poi non portarlo a conclusione. Vale per tutti gli impegni anche se pesanti e onerosi. Quindi anche per il superbonus. Che ci siano stati dei legittimi dubbi se mantenere la misura è comprensibile, meno comprensibile creare problemi a chi i lavori li ha già avviati. Una proroga, semplice e chiara per evitare ulteriore confusione, di tre mesi del 110 e limitatamente ai condomini che al 31 dicembre abbiano raggiunto almeno il 60% dei lavori permettendone la conclusione, certo comporterebbe oneri allo Stato ma si eviterebbero contenziosi tra ditte e condomini”, è il commento di Giovanni Lovato, presidente del Sistema Edilizia di Confartigianato Imprese Vicenza in merito al 110%.
In pratica i condomini che hanno avviato i lavori contando sul bonus al 90% oppure ancora al 110%, con il calare dell’agevolazione nel 2024, potrebbero trovarsi nella condizione di doversi auto-finanziare l’intervento, e quindi potrebbero preferire la chiusura del cantiere o avviare dei contenziosi con le imprese edili impegnate.
“Contenziosi i cui costi sarebbero a carico delle imprese, e degli stessi cittadini, senza che ne abbiamo responsabilità diretta. Non dimentichiamo poi che i contenziosi si traducono in soldi spesi, denari che gli imprenditori potrebbero investire in altro facendo anche fronte a un 2024 di cui non si conoscono gli esiti considerate le tante variabili, economiche, sociali e di politica internazionale, in gioco. In alternativa c’è lo stop ai lavori, altrettanto deleterio e pesante per le imprese con il rischio di opere incompiute. Senza parlare del fatto che il superbonus ha importanti risvolti di recupero dell’esistente in un’ottica anche di sostenibilità”, aggiunge Lovato.
In Veneto le detrazioni ammesse a contributo non ancora fatturate sono pari al 20% (valore inferiore alla media nazionale del 22%): 855 milioni di euro per un stimato di almeno 2.200 cantieri condominiali, quasi tutti aperti tra settembre e dicembre. Cifre che nel vicentino corrispondono a 380 condomini non finiti che in euro valgono quasi 150 milioni di euro.
Comunicato 153