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PROTOCOLLO DI INTESE TRA LE ORGANIZZAZIONI ARTIGIANE VENETE DELL’AUTOTRASPORTO

Ortoncelli: “Parte dal  Veneto la “spinta” per la semplificazione dell’Albo Autotrasportatori e del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale”

“Elevare la Motorizzazione civile ad interfaccia privilegiata per le imprese di autotrasporto per conto terzi semplificando tutta una serie di enti che si accavallano nelle competenze con un aggravio di burocrazia e costi non più accettabili”  E’ questo l’obiettivo principale che si pone “l’Intesa per la semplificazione dell’Albo degli autotrasportatori e del Comitato Centrale per l’Albo degli autotrasportatori” siglata in queste ore dalla Confartigianato Trasporti del Veneto e dalle altre organizzazioni regionali di rappresentanza dell’artigianato di settore.  

“In un contesto di forti cambiamenti impressi dalla crisi economica ed in sintonia con i processi in atto di semplificazione burocratica e di razionalizzazione/riduzione della Pubblica Amministrazione –spiega Nazzareno Ortoncelli, Presidente di Confartigianato Trasporti del Veneto- abbiamo deciso di far partire dalla nostra regione, il Veneto, la “spinta” che porti ad una effettiva razionalizzazione della disciplina che regola il trasporto su strada”.
“Siamo partiti -prosegue il Presidente- da una autorevole analisi realizzata dalla Confartigianato di Treviso sugli aspetti storici, normativi e funzionali di organi quali PRA, Motorizzazione Civile e Albo Nazionale autotrasporto, per ipotizzare varie soluzioni sia di armonizzazione delle risorse che di semplificazione burocratica. Tra le nostre proposte interventi per snellire compiti assegnati all’Albo con la loro ridistribuzione in primis alla Motorizzazione Civile ma non solo, anche le Camere di Commercio e l’Agenzia delle Entrate possono occuparsi di funzioni attualmente in capo all’ACI”.

“Da oggi l’impegno di tutte le organizzazioni firmatarie –conclude Ortoncelli- sarà quello di programmare i necessari incontri regionali al fine di redigere un insieme di proposte definitive da trasmettere alle rispettive organizzazioni nazionali. Una semplificazione non è solo possibile ma necessaria almeno per colmare in questo campo il divario che esiste tra il nostro Paese ed il resto dell’Unione Europea”.