“FARE IMPRESA OGGI: DISTINGUERSI PER NON ESTINGUERSI” MEETING GIOVANI IMPRENDITORI CONFARTIGIANATO
E’ una situazione di grave difficoltà, per l’occupazione giovanile, quella che il meeting formativo nazionale dei giovani imprenditori di Confartigianato si trova ad affrontare.
Al meeting, in corso di svolgimento a Treviso al BHR Hotel sino a domani 6 novembre, partecipano tra gli altri Giuseppe Sbalchiero, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Mario Pozza, presidente di Confartigianato della Marca, Marco Colombo, Presidente dei Giovani di Confartigianato nazionale, Sandro Venzo, presidente dei Giovani di Confartigianato del Veneto, il giornalista esperto di economia Oscar Giannino ( che interviene sul tema “Quale economia, quali prospettive, quale futuro) e il docente di economia e gestione delle imprese dell’Università di Ca’ Foscari Stefano Micelli (che interviene sul tema delle leve per la competitività del Sistema Italia nell’economia globale).
Partiamo dalla “materia prima”: i giovani. Dai dati annuali dell’ISTAT sulla forza lavoro dei giovani fino a 35 anni si notano i pesanti effetti della crisi. A fine 2010 in Veneto risultano occupati 606.000 giovani tra 15 e 34 anni; prima dello scoppio della crisi, nel 2007, erano 698.000: la diminuzione nell’ultimo triennio è di 92.000 unità, meno 13,2%. La flessione dell’occupazione under 35 in Veneto è di intensità leggermente inferiore alla media nazionale (-13,6%), ma è più accentuata rispetto a tutto il Nord (sia Est che Ovest). Nell’ultimo anno rilevato dall’Istat, il 2010, nonostante la ripresa persiste la flessione con una variazione negativa del 6,0%, anche in questo caso più intensa di quella della Lombardia mentre è meno accentuata di quella dell’altra maggiore regione manifatturiera, l’Emilia Romagna.
Dai giovani dipendenti nell’artigianato, arrivano altre cattive notizie. I dati dell’Osservatorio sull’artigianato realizzato dalla Confartigianato Veneto dicono che nei primi sei mesi del 2011 gli apprendisti sono diminuiti del 6,7% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Il calo occupazionale ha colpito soprattutto gli under 18 (meno 26,0%), mentre è stato più leggero tra i maggiorenni (meno 4,3%). Dati però meno gravi di quelli del resto d’Italia: con oltre 64 mila apprendisti, la nostra regione resta seconda, a livello nazionale, preceduta soltanto dalla Lombardia, che di apprendisti sotto i 29 anni ne ha complessivamente quasi 90 mila.
L’altra faccia della medaglia è costituita dal lavoro autonomo e di impresa.
A fine 2010 in Veneto gli imprenditori sotto i 40 anni operanti nei mille mestiere dell’artigianato erano 64.923, il 10,3% del totale degli imprenditori. Sull’anno precedente si registra un leggero aumento, più 2,1 punti percentuali che significano 1.339 nuovi posti di lavoro. Di valore anche la componente under 35: in Veneto sono 38.999 (tra presidenti, amministratori e soci). La componente femminile è del 19,3%, cioè 7.528 giovanissime imprenditrici.
“I dati a nostra disposizione sono complessi, di lettura non facile -spiega Sandro Venzo, leader del gruppo Giovani di Confartigianato-. Certamente, non permettono di indulgere a facili ottimismi. Ma nemmeno prefigurano scenari catastrofici. Diciamo che, certamente, l’approdo al lavoro autonomo e d’impresa resta, in Veneto e non solo, una concreta prospettiva per molti giovani, soprattutto se hanno un mestiere. Distinguersi per non estinguersi è non a caso il titolo che abbiamo voluto dare a questo meeting formativo”.
“Ma moltissimo dipende da una serie di fattori che non possiamo governare noi -conclude Venzo-. Ad esempio, l’incidenza della burocrazia: nel Nord Est i costi dei diversi espletamenti amministrativi, per chi ha dipendenti, arrivano a più di 13 mila euro annui per impresa. Ancora, i tempi medi dei pagamenti. Per fare un esempio, nella sanità sono di 249 giorni: una situazione pesante, vista la stretta creditizia in atto. E solo il 19% dei Comuni consente i pagamenti on line.”
Dati Istat, rielaborati da Confartigianato, sull’occupazione giovanile