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REGISTRO CALDAIE. NESSUNA “NOVITÀ REGIONALE” MA RISPARMI GRAZIE ALL’USO DELLE TECNOLOGIE TELEMATICHE

Informazioni fuorvianti e infondate. Rispondono così gli uffici della Regione in merito alle notizie di stampa che hanno dato risalto a supposti ulteriori costi che l’utenza sarebbe chiamata a sostenere per l’introduzione del registro telematico delle caldaie per il riscaldamento. Non si tratta affatto di una “novità regionale” – si fa rilevare in Regione – ma di un obbligo di legge che è stato introdotto oltre un anno fa dal D.P.R. n. 74/2013. La giunta regionale del Veneto si è uniformata prevedendo, con propri provvedimenti (D.G.R.V. 1824/2013), l’avvio della progettazione del Catasto regionale degli impianti termici, la cui attivazione è prevista entro la fine del corrente anno. A partire dal 2015 sarà quindi operativo e non comporterà maggiori costi a carico dell’utenza, ma, semmai, una semplificazione per tutti i soggetti coinvolti. Con un successivo provvedimento dello scorso maggio (D.G.R.V. 726/2014), la giunta veneta ha approvato il modello di libretto di impianto per la climatizzazione degli edifici, che è stato integrato con alcuni campi-codice, informazioni e schede rispetto a quello previsto dal decreto del Ministero dello sviluppo economico 20 febbraio 2014. Anche in questo caso comunque – precisano gli uffici – non si tratta di un’iniziativa regionale, ma di un adempimento di legge a cui le Regioni sono tenute. Insieme al libretto si è proceduto anche all’adozione dei modelli di rapporto di controllo di efficienza energetica che devono essere utilizzati dagli operatori dei controlli periodici sugli impianti termici. Una volta avviato il catasto regionale, questi rapporti potranno essere inviati per via telematica con un’ulteriore semplificazione. In ogni caso i vecchi libretti saranno sostituiti gradualmente in occasione degli interventi di manutenzione e con un risparmio generale sui costi. Anche per quanto riguarda il cosiddetto “bollino” che gli utenti attualmente pagano per i controlli annuali e che ora è quantificato in maniera difforme sul territorio, la Regione provvederà all’approvazione di un provvedimento che renderà uniforme la tariffazione che, grazie all’applicazione del sistema telematico, sarà di importo inferiore rispetto a quella finora applicata nei vari comuni.