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Registro telematico cereali e farine: ulteriore intervento sindacale di Confartigianato sul Ministero delle Politiche Agricole

Per ridefinire l’esatto campo di applicazione del provvedimento

29 giugno 2021

In relazione all’istituzione di un registro telematico di carico e scarico dei cereali e delle farine dei cereali, prevista dalla legge n. 178/ 2020 – legge Finanziaria 2021, nella scorsa settimana si è tenuta una riunione al MiPAAF per discutere sulla bozza del Decreto Ministeriale di applicazione della disposizione.

In tale sede, ove si è registrata un’apertura del Dirigente responsabile a ridefinire l’esatto campo di applicazione del provvedimento, Confartigianato ha ribadito insieme a Confesercenti e CNA quanto già sostenuto in due note congiunte inviate a suo tempo al Presidente Conte ed al Ministro Patuanelli nelle quali si ribadiva la necessaria esclusione delle imprese di seconda trasformazione dei cereali (panifici, pastifici, piadinerie, pizzerie, pasticcerie, etc.) dal rispetto degli obblighi di registrazione dei movimenti inerenti alle farine impiegate nella produzione.
In una nuova lettera si è specificato che la ratio del provvedimento è il monitoraggio della produzione cerealicola e che quindi congruamente l’obbligo della registrazione dovrebbe essere circoscritto alla fase produttiva ed a quella di ingresso in Italia di cereali e di farine di cereali, senza il coinvolgimento della filiera a valle, evitando una notevole quanto inutile registrazione lungo la stessa filiera di dati già noti in origine, che rappresenta un mero aggravio burocratico per le stesse imprese.
Confartigianato ha pertanto chiesto che venga espressamente prevista l’esclusione delle imprese di cui sopra dal campo di applicazione del disposto normativo e conseguenzialmente che le stesse siano espunte dal seguire le modalità di tenuta del registro telematico.
Allo stesso tempo è stato inserito, tra gli emendamenti previsti per il DL Semplificazioni appena presentati da Confartigianato, una specifica disposizione direttamente nell’articolato di legge volta ad escludere dall’obbligo di registrazione le imprese di seconda trasformazione dei cereali inquadrabili nel comparto agroalimentare, nonché le imprese di commercio al dettaglio.