RESTITUZIONE AGEVOLAZIONI PMI. ZAIA: BASTA CONTINUARE A CARICAR DEBITI SULLE SPALLE DI CHI PRODUCE, CREA LAVORO, REDDITO ED ENTRATE FISCALI
“Siamo alla fantascienza contributiva nei confronti di un sistema di aziende che annaspa nella crisi e, nonostante tutto, continua a produrre e creare lavoro”. Luca Zaia è pienamente solidale con le imprese dalle quali l’INPS pretende 300 milioni di euro: 50 per restituire le agevolazioni godute per assumere lavoratori e 250 (50 originari, più gli interessi) per aver applicato dal 1995 al 1997 una agevolazione contributiva successivamente contestata dall’Europa. “E’ follia pura –ribadisce Zaia– con la quale un sistema burocratico, efficiente nel pretendere ma borbonico quando deve erogare servizi, punisce chi è letteralmente in trincea, e crea e ha creato reddito utilizzando legittimamente un aiuto erogato dallo Stato. Se conteggiassimo le entrate fiscali e contributive prodotte da quei benefici concessi alle Piccole e media imprese del Veneto, probabilmente scopriremmo un pareggio se non un surplus di reddito che aiuta i consumi e tante famiglie in difficiltà. Di certo, se non c’è chi la ricchezza la crea non ci può essere nessuna entrata, neppure per mantenere la burocrazia che si immiserisce in queste pretese”. “A Roma si discetta di nebulosità politiche, di sistemi tanto massimi quanto di corto respiro, si parla di sviluppo e di come alimentarlo. Se però il risultato concreto è quello che gli imprenditori veneti si trovano di fronte, parlare di assurdità è poco: siamo alla vessazione che diventa principio. Io non ci sto. Il Veneto che lascia nelle borse ministeriali 21 miliardi l’anno spesi altrove chissà come non ci sta. Perché non è giusto, perché così la locomotiva e la competitività si arrestano, si alimentano disoccupazione, inefficienze. Sarebbe una ben magra soddisfazione dover pensare che alla fine anche le sanguisughe muoiono di fame”.