Riapertura Ponte Battaglia ad Alte Ceccato
Ruggero Camerra (presidente Area Ovest Vicentino di Confartigianato Vicenza): “Per la programmazione degli interventi sarebbe utile sentire la voce delle categorie economiche”
“Ci rallegriamo che Ponte Battaglia sia stato finalmente aperto, considerato che questo momento, più volte rinviato, si attendeva da tempo, forse troppo, essendo quest’opera legata ad altri cantieri di rilevanza strategica per la viabilità e l’economia dell’Area – commenta la tanto attesa riapertura Ruggero Camerra, presidente Area Ovest Vicentino di Confartigianato Imprese Vicenza -. Ora bisogna lavorare affinché anche gli altri interventi vedano la luce il più velocemente possibile per dare finalmente respiro al territorio con una viabilità davvero percorribile senza rallentamenti che si traducono in dispendio di tempo e denaro, tanto per le aziende che per cittadini, senza contare le ricadute sulla vivibilità secondaria, da e per i piccoli centri, e sull’ambiente”.
“Ora, superato questo scoglio – continua il presidente -, come Confartigianato continueremo a presidiare il territorio spingendo sui tempi di realizzazione delle prossime tappe: casello dell’autostrada e apertura e collegamento con la SPV in primis. Vorremmo infatti evitare che quanto subìto e pagato dall’economia locale fino ad oggi si riproponga, evitando perciò quanto più possibile il protrarsi di lavori e interventi per un periodo indefinito, senza certezza delle tempistiche come è accaduto per la realizzazione di questo cavalcaferrovia”.
La vicenda del Ponte Battaglia insegna che bisogna prendere atto anche degli eventuali errori per poter lavorare in maniera sempre più efficiente e con un maggior coinvolgimento delle categorie economiche.
“Sono i tanti artigiani per esempio, che si mettono in strada quotidianamente (dagli autotrasportatori a chi si sposta da una parte all’altra del territorio per effettuare interventi, consegnare merci…), a conoscere tratti viabilistici critici, orari di punta, problematicità legate alla viabilità secondaria – conclude Camerra -. Coinvolgere quindi realtà come Confartigianato quando si interviene nelle strutture viabilistiche, e nelle soluzioni tampone mentre si effettuano gli interventi, è quanto meno auspicabile”.