RIAVVIO SISTRI, INCREDULA CONFARTIGIANATO VICENZA
Bonomo: “Dimostrata l’inefficacia del sistema, perché riproporlo? È questo l’aiuto alle imprese?”
“Quando ho letto il comunicato del Ministro Clini sulla riattivazione del Sistri sono rimasto allibito, in quanto vi si afferma che tale intenzione viene condivisa dalla grande industria. Peccato che il Sistri, ovvero il sistema per la tracciabilità dei rifiuti da noi più volte contestato per la sua farraginosità, incida pesantemente sulle piccole imprese”. È netta la contrarietà di Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza, sulla riproposta di un meccanismo già bocciato dai fatti, con l’annunciata emanazione di un decreto di riavvio a partire da ottobre per le aziende con più di dieci dipendenti e che producono rifiuti pericolosi, e per quelli che li gestiscono nella fase del recupero o smaltimento. “Assurdo è anche – prosegue Bonomo – che le imprese debbano procedere alla verifica dell’attualità dei dati e delle informazioni trasmesse al Sistri ancora un paio d’anni fa. Ma perché non li verificano loro? Se tutti i dati aggiornati sono già noti alle Camere di Commercio, perché importunare ancora le aziende? Se questo è l’esempio che dimostra su che basi riparte il Sistri, non mi pare di buon auspicio. Dobbiamo pensare a lavorare, non possiamo più perdere tempo con inutili operazioni burocratiche. Vogliamo che il Sistri, così com’è, non parta e non condividiamo l’idea di obbligare nuovamente le imprese a utilizzarlo. Abbiamo sempre chiesto di fare una cosa semplice, che permetta a tutti di gestirla con facilità, e nei fatti ci ritroviamo con l’obbligo di “black box” da installare sui mezzi di trasporto, chissà se funzionano ancora, di dispositivi USB anziché di password. Qualcuno lo sa, al Ministero, che ormai si lavora con tablet e smartphone? Bene ha fatto Confartigianato ha ribadire che tutto il Sistri va riprogettato: i nostri politici e i nostri burocrati ci ascolteranno, o sarà l’ennesima occasione per marcare la distanza che li separa dalla realtà?”
“Leggere poi – prosegue Bonomo – che il riavvio del sistema avverrà in modo graduale in modo che una prima fase di esercizio, ristretta a una porzione ridotta di utenti, consenta di verificare il comportamento delle condizioni reali di utilizzo per consolidare le procedure, fa veramente arrabbiare, perché è come riconoscere che il sistema nemmeno ora è pronto, o quanto meno è passibile di ulteriori modifiche. Ma intanto, chissà perché, si parte”.
Conclude perciò il presidente degli artigiani vicentini: “Questo approccio del Ministero dell’Ambiente è inaccettabile e irrispettoso delle imprese che hanno versato già contributi per avere un qualcosa che non funziona. Per quale motivo ci si ostina? Spero solo che non sia per il fatto di dover rispettare un contratto con chi ha strutturato tale sistema. Se una cosa è sbagliata bisogna avere il coraggio di fermarsi e riconoscere l’errore commesso. Continuare con l’attuale impostazione del Sistri è inspiegabile, ingiustificabile e inaccettabile”.