RINNOVATO IL CCNL DELLE IMPRESE ARTIGIANE DELLA CHIMICA-CERAMICA. IN REGIONE VENETO COINVOLGE 4.000 I LAVORATORI E 670 AZIENDE
Confartigianato e le altre Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi e i Sindacati di categoria (Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil) hanno firmato l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area chimica-ceramica.
Il contratto, che copre il triennio 2010–2012 riguarda, in Regione Veneto, 4.000 lavoratori dipendenti (40.000 a livello nazionale) occupati in 670 imprese artigiane dei settori chimica, gomma, plastica, vetro e ceramica.
L’intesa prevede per il 3° livello del settore chimica, gomma plastica e vetro un incremento salariale a regime pari a 89,50 euro, da erogarsi in tre tranches: la prima di 30 euro con la retribuzione del mese di settembre 2011, la seconda di 30 euro con la retribuzione di maggio 2012, la terza pari a 29,50 euro con la retribuzione di novembre 2012.
Per il livello E del settore ceramica, terracotta, grès e decorazione di piastrelle l’incremento a regime è pari a 84,50 euro. Tale importo sarà erogato in tre tranches: la prima pari a 20 euro con la retribuzione di settembre 2011, la seconda di 30 euro con la retribuzione di settembre 2012, la terza pari a 34,50 euro con la retribuzione di dicembre 2012.
«Noi Ceramisti artigiani –dichiara il vicentino Giannino Crestani, recentemente chiamato a governare la categoria alla Confartigianato del Veneto- siamo talmente consapevoli del nostro valore e delle nostre straordinarie qualità che non siamo disposti a gettare la spugna. Negli ultimi quindici anni –spiega– in Regione il nostro settore ha perduto, silenziosamente, oltre il 65% delle maestranze (diamo lavoro a meno di 800 persone oggi) a cui dobbiamo aggiungere che nel frattempo abbiamo lasciato sul terreno circa 400 aziende. Un “patrimonio” di conoscenza ed imprenditorialità insostituibile. Uno scenario apocalittico che avrebbe demotivato chiunque ma non gli imprenditori artigiani, pronti una volta ancora a rimettersi in gioco siglando un Contratto nazionale che è quasi un miracolo».
Francesco Davide Costalunga aggiunge per la categoria Chinici, Gomma e Plastica, che «dopo 21 mesi di carenza contrattuale, il raggiungimento dell’accordo fra le parti è positivo ed è senz’altro apprezzabile la disponibilità delle tre organizzazioni sindacali che hanno capito la delicata situazione economica del settore; in questo momento è importante che tutte le componenti sociali siano orientate a perseguire un mantenimento sul mercato delle nostre medio piccole imprese della chimica gomma e plastica».
L’intesa si inserisce pienamente nel nuovo modello contrattuale e della bilateralità dell’artigianato che prevede, fra l’altro, anche il prossimo avvio del fondo sanitario integrativo.